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Parco di Levante

Il parco di Levante ha una superficie di 40 ettari. All'interno si trovano due laghetti con fauna. Comprende anche un bel percorso vita con attrezzi per esercizi fisici a corpo libero.

Parco Cesenatico Levante

Il parco di Levante ha una superficie di 40 ha a prato, bosco di pini domestici, pioppi, ontani e querce e arbusti (tamerici). All'interno si trovano due laghetti con fauna (cigni reali, anatre mandarine e gallinelle d'acqua), due aree giochi per bimbi, aree pic-nic, servizi igienici e bar estivo. Tutto il parco è dotato di sentieri percorribili in bici o a piedi. All'interno del parco è presente una vecchia casa colonica, dove durante l'estate ha sede un Centro Anziani, promotore di diverse attività ricreative.
GIUGNO -Bar aperto tutti i giorni tranne il lunedì -Servizio di ristoro: Sabato e Domenica pomeriggio e sera -Si balla la domenica sera ore 21.00 LUGLIO - AGOSTO -Bar aperto dalle 14.30 -Servizio di ristoro dalle 17.00 di: Martedì, giovedì, sabato, domenica -Sabato e Domenica si balla dalle 21.00

Maggiori informazioni:
Viale Cesare Abba, Cesenatico

Parco di Ponente

Il parco di Ponente ha una superficie di 13 ettari, quasi completamente alberati. All'interno si trovano due campi da calcio, un'area per intrattenimenti e pic-nic, servizi igienici e varie aree giochi per bimbi. Tutto il parco è dotato di sentieri percorribili in bici o a piedi.

Parco di Cesenatico Ponente

Il parco di Ponente ha una superficie di 13 ha, quasi completamente alberati. All'interno si trovano due campi da calcio, un'area per intrattenimenti e pic-nic, servizi igienici e varie aree giochi per bimbi. Tutto il parco è dotato di sentieri percorribili in bici o a piedi

La zona di Cesenatico ponente è divisa dalla parte detta Cesenatico levante dal porto canale. Rispetto alla zona “levante”, ovvero la parte più centrale, quella del grattacielo e di viale Carducci, dei negozi e degli street bar, Cesenatico ponente è la parte più tranquilla, meno accentrata, dove sono nate le colonie estive e il camping. Inoltre qui è presente il parco di Ponente, un’estesa oasi verde di natura che si estende oltre 300 mila mq. Sempre nella zona ponente di Cesenatico si trova il grande parco acquatico Atlantica.

Maggiori Informazioni:
Viale Giuseppe Mazzini, Cesenatico

Spazio Pantani

Lo Spazio Pantani sorge su un'area di oltre 300mq e nasce dalla volontà della famiglia Pantani, del Comune di Cesenatico e della Fondazione Marco Pantani di realizzare una struttura per mantenere viva la memoria del Campione romagnolo e delle sue epiche imprese.


Lo Spazio Pantani sorge su un'area di oltre 300mq e nasce dalla volontà della famiglia Pantani, del Comune di Cesenatico e della Fondazione Marco Pantani di realizzare una struttura per mantenere viva la memoria del Campione romagnolo e delle sue epiche imprese.
Il museo è stato aperto al pubblico nell'ottobre 2006 e viene gestito direttamente dalla famiglia Pantani con lo scopo di produrre utili da devolvere a scopi benefici.
Anche il ricavato dei gadget in vendita in questo sito concorre alla realizzazione delle nostre attività benefiche.
Buona navigazione e non esitate a contattarci per qualsiasi informazione.

Il Museo
A Cesenatico, nella città natale di Marco Pantani, nei pressi della Stazione Ferroviaria locale, è stata realizzata un’area denominata Spazio Pantani, interamente dedicata al Campione romagnolo. Al suo interno è possibile ripercorrere la carriera del “Pirata” attraverso l’esposizione di foto, cimeli e materiali audiovisivi.

La struttura è suddivisa in 3 aree di circa 100 metri quadrati ognuna, denominate con i nomi delle montagne che Marco Pantani ha conquistato (del Mortirolo e dell’ Alpe d'Huez detiene ancora il record di scalata) e che lo hanno reso famoso e amato in tutto il mondo: Sala Mortirolo, Sala Alpe d'Huez e Sala Bocchetta.

All’interno del museo è presente un piccolo punto vendita dove c’è la possibilità di richiedere materiale informativo e acquistare libri, DVD, articoli di abbigliamento, gadget e tanto altro ancora.
Lo SPAZIO PANTANI è aperto ai visitatori sette giorni su sette e prevede inoltre la possibilità di aperture straordinarie per l’accoglienza di gruppi numerosi o in occasione di eventi particolari quali conferenze, mostre temporanee, presentazioni di libri, proiezioni di filmati, performance musicali, partenze per escursioni turistiche in bicicletta. Maggiori informazioni:
Orari di apertura: lunedì 09–12:30, 15:30–19 martedì 09–12:30, 15:30–19 mercoledì 09–12:30, 15:30–19
giovedì 09–12:30, 15:30–19 venerdì 09–12:30, 15:30–19 sabato 09–12:30, 15:30–19 domenica 09–12:30, 15:30–19 Via Cecchini 2 (a fianco della Stazione FF.SS, Cesenatico
0547-672886

Ingresso: intero € 5,00 - ridotto € 3.00 (13-17 anni) - 0-12 anni gratuito - € 3,00 gruppi min. 10 persone - disabili gratis
Il ricavato viene devoluto in beneficenza

Teatro Cesenatico

Il Teatro Comunale di Cesenatico è situato nel centro storico, sulla riva ponente del porto canale. Fu progettato dall'ingegnere comunale Candido Panzani e costruito in soli 2 anni fra il 1863 e il 1865. Fu inaugurato la sera dell'11/7/1865 e l'Amministrazione Comunale per l'occasione decise di affittare i palchi alla cittadinanza.

Il Teatro Comunale di Cesenatico
Il Teatro Comunale di Cesenatico venne inaugurato l'11 luglio 1865, come riporta anche una lapide commemorativa posta all'ingresso, per essere poi nuovamente aperto al pubblico il 14 novembre 1992 dopo un radicale restauro seguito al lungo periodo di chiusura causato dai danni di guerra e dal successivo utilizzo come alloggio di fortuna. Il teatro di Cesenatico ebbe comunque dalla sua fondazione sino al secondo conflitto mondiale una intensa attività sia come luogo di spettacoli sia come luogo per manifestazioni pubbliche, ospitando anche compagnie e attori molto noti al tempo, tra cui anche il celebre Ermete Zacconi, immortalato nella lapide in ricordo della memorabile rappresentazione degli Spettri di Ibsen l’8 e 10 aprile del 1908.
Il restauro condotto prima della riapertura, curato dall’architetto Augusto Savini (il padre Francesco ha scritto un libretto con la storia di questo teatro) ha recuperato nella sostanza la fisionomia originaria, che stabiliva una divisione planimetrica dell’edificio in quattro parti: la prima verso la strada, con il ridotto d'accesso alla platea ed ai palchi; la seconda costituita da sala platea, palchi e ribalta; la terza con il palcoscenico composto di scenari e quinte; mentre non è invece più presente la struttura adiacente che collegava la parte laterale retrostante del teatro con il vecchio palazzo comunale, distrutto dalla guerra. È stata anche ripristinata la facciata neoclassica in cotto, con due finestre laterali, un portone centrale e due piccole porte nei corpi aggiunti; un tempo al primo piano aveva sede la locale scuola di musica, mentre nella sala centrale, con cavea a ferro di cavallo, si aprivano 2 ordini di 15 palchetti ciascuno, le barcacce ed il loggione. Il soffitto della platea era decorato con un grande rosone in legno, attorno al quale erano dipinti sei medaglioni raffiguranti gli uomini illustri del tempo. Fra le altre opere degne di nota presenti all'interno dell’originario teatro, e purtroppo andate perdute, ricordiamo il prezioso lampadario in vetro di Murano, il grande tappeto che copriva il palcoscenico, e soprattutto il velario, opera del pittore forlivese Pompeo Randi, raffigurante il Duca Valentino a colloquio con Leonardo da Vinci. Quest’ultima opera è stata però nuovamente realizzata nel 2002 da parte degli ?., in occasione delle celebrazioni per 500 anni del passaggio di Leonardo in Romagna e a Cesenatico, e dunque ora adorna nuovamente il palcoscenico.
Nel dopoguerra la struttura gravemente danneggiata e riparata alla meglio venne utilizzata come si diceva come abitazione di fortuna da poveri e diseredati sino alla fine degli anni Settanta. Nel 1980 l'amministrazione comunale decise di procedere alla ristrutturazione del complesso. Il Teatro Comunale ha oggi una capienza di 271 posti così suddivisi: 69 in platea, 56 nel primo settore, 60 nel secondo settore e 86 nel loggione.
Maggiori informazioni:
sede Teatro Comunale
via Mazzini, 10 - Cesenatico

Piazza delle Conserve

La Piazza delle Conserve è situata nel centro storico a pochi passi dal Porto Leonardesco. Si caratterizza per la presenza delle antiche Conserve o ghiacciaie, pozzi di forma tronco-conica, mediamente profondi 6 mt.

La Piazza delle Conserve
La Piazza delle Conserve è situata nel centro storico a pochi passi dal Porto Leonardesco. Si caratterizza per la presenza delle antiche Conserve o ghiacciaie, pozzi di forma tronco-conica, mediamente profondi 6 mt. e dall'imboccatura di circa 8 mt. di diametro, racchiusi in bassi edifici dai robusti muri perimetrali. I pozzi, ricoperti da tetti in laterizio o paglia e sabbia, venivano utilizzati per la conservazione del pesce e di derrate alimentari in genere, refrigerati da strati di ghiaccio o neve compressa raccolta nei fossi. Le Conserve, presenti sul litorale già nel '500, furono utilizzate fino all'inizio del nostro secolo. Delle 20 esistenti un tempo a Cesenatico ne sono state recuperate tre, dopo un accurato lavoro di restauro. La Piazza ospita tutte le mattine un caratteristico Mercatino dei Produttori Agricoli del circondario, nel periodo natalizio vi viene invece allestito un caratteristico Presepe, con statue a grandezza naturale. Durante l'estate vi hanno invece luogo alcune manifestazioni come il Mercatino delle Pulci ed Artigianato Artistico tutti i lunedì sera e la rassegna di musica classica Notturni alle Conserve.



Antiquarium

Il Museo espone oggetti archeologici ritrovati nell’entroterra di Cesenatico, testimonianze della vita quotidiana del territorio al tempo degli antichi romani: la viabilità, la casa e gli oggetti domestici, il lavoro nelle fornaci.

Antiquarium

l'Antiquarium propone un percorso nel quale gli oggetti archeologici rinvenuti nell'entroterra di Cesenatico 'raccontano', con un moderno apparato illustrativo, la vita quotidiana al tempo degli antichi romani: la suddivisione del territorio e la viabilità, la casa e i materiali da costruzione, il lavoro nelle fornaci, la sepolture e i riti funebri. I rinvenimenti archeologici esposti sono relativi ad un piccolo centro romano, situato nel territorio cittadino ed identificabile con le 'Tabernae Cossutianae' nel periodo repubblicano (I-II secolo a.C.) e con la 'Ad Novas' del periodo imperiale (I-IV secolo d.C.). Tra i vari reperti sono conservati: esempi di mattoni, tegole, una serie di materiali d'uso in prevalenza ceramici come vasi, piatti, pesi, monete ed alcuni resti provenienti dallo scavo di una fornace per la costruzione di statue ornamentali e ceramiche. Una sala è anche dedicata alle due fortificazioni ora distrutte - la Rocca e la Torre Pretoria - che per secoli dominarono il paesaggio di Cesenatico.

Maggiori informazioni:
Via Armellini, 18, Cesenatico
infomusei@cesenatico.it
0547 79205

Orario apertura primavera/estate: da Pasqua a metà giugno aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19; dal 14 giugno al 7 settembre aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 23.

Orario apertura invernale: sabato domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Apertura festività natalizie: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.

La pineta di Cervia e Milano Marittima

La pineta di Cervia è un grande boscoclassificato come sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale.

Pineta cervia

La pineta di Cervia e Milano Marittima anticamente era una fonte di guadagno ad alta resa perché da essa i pignaroli, ne ricavavo le pigne, delle quali veniva sfruttato tutto. Il prodotto primario erano i pinoli, allora come oggi utilizzati sia nei primi piatti, che nei secondi e nei dolci, secondariamente venivano utilizzati sia gli scapioli (le brattee) che le sgobbole (il fusto centrale) per alimentare il fuoco. Nel 1884 venne attraversata da un primo tratto di ferrovia Ravenna-Cervia, ampliato nel 1889 con il tratto Ferrara-Ravenna-Rimini che permetterà un primo significativo sviluppo turistico. Nei primi del 900 i milanesi vennero a fondare la Città Giardino “Milano Marittima” proprio tra i pini e le dune della nostra pineta. Nel 1927 fu scavato artificialmente il Canale del Pino, più comunemente conosciuto come il Canalino, per portare acqua controcorrente alle Saline di Cervia tramite un sistema di pompe situate nell’Idrovora, la villa storica nella foce del Canalino.
Durante la Seconda Guerra Mondiale gli Alleati deforestarono la maggior parte della pineta lungo il Viale Matteotti fino al Viale Nullo Baldini per far spazio all’aeroporto militare. Nel Dopoguerra questa porzione fu completamente ripiantata, questo fa si che la parte Nord abbia la maggior parte dei pini più giovani e sottili rispetto alla parte Sud verso Cervia.
Per moltissimi anni questo grande polmone verde fu attraversato da Via Stazzone che ebbe trascorsi molto movimentati, infatti, quando da normale viale di pineta venne asfaltato fu protagonista di incidenti anche molto gravi e, anche per questioni di inquinamento, attorno al 2000 è stato chiuso ed è così tornato ad essere un semplice viale sterrato.


Attorno al 1962/63 nell’angolo di pineta tra il parco giochi e la Scuola Mazzini venne costruito e gestito da Budini e Gabbanini il trenino per bambini Santa Fe, conosciuto da tutti come “Il trenino della pineta” che venne poi smantellato a fine anni 80. Una riserva naturale così bella e ricca di fauna andava sicuramente preservata dalla incessante espandersi delle due città costiere Cervia e Milano Marittima e per questo motivo nel 1962 venne inaugurato il Parco Naturale con i suoi 27 ettari recintati.
La pineta, definita “bosco spesso e vivo” da Dante e da Byron è suddivisa in quattro zone: Stazzone, Bassona, Dune e Capanna con svariati sentieri che l’attraversano guarniti da panchine e attrezzi per lo sport all’aria aperta che compongono il Percorso Vita.
Attualmente l’estensione insieme al Parco Naturale è di quasi 300 ettari di vegetazione caratterizzata dalla presenza di due specie di pini mediterranei: Il Pino da pinoli (Pinus Pinea) e il Pino Marittimo (Pinus Pinaster) nonché da querce, pioppi bianchi e robinie.
La curiosità: il ponte nella pineta
Questo ponte completamente in ferro, collega le Terme a Milano Marittima. E’ difficile risalire all’anno di costruzione ma siamo sicuri che è presente dagli anni 80 e non è mai cambiato minimamente. Non sono cambiati nemmeno i gradini a forma di grata, vicinissimi tra loro, divisi al centro da una passerella di ferro per far scorrere le biciclette (terribilmente scivolosa). Questo, è di fatto un ponte di “frontiera” che collega Cervia a Milano Marittima passando proprio sulla linea di demarcazione del territorio, la ferrovia.

Maggiori informazioni:
Pineta, Cervia

Faro di Cervia

Costruito per sostituire un vecchio faro, ormai troppo lontano dal mare per essere funzionale a causa del cambiamento della linea di costa.


Il Faro di Cervia

Pur conservando il suo aspetto complessivo, il faro ha subito nel tempo numerosi cambiamenti: la sua altezza è stata aumentata una prima volta nel1918, a seguito della costruzione, nelle sue vicinanze, di edifici piuttosto alti, e una seconda volta quando furono riparati i danni subiti nel corso della seconda guerra mondiale. Inizialmente a luce bianca fissa è stato poi portato a luce intermittente, per distinguerlo dal sempre maggiore sfolgorio dell'illuminazione pubblica, infine "messo a riposo" e sostituito da due fanali elettronici alla testa dei moli.
Unporto canaleè sempre esistito a Cervia da quando esiste la salina, per assicurare iltrasporto del sale. Le prime notizie certe relative all'esistenza di un faro risalgono però solo al 1708. Da un atto notarile si evince infatti che nella Torre S.Michele, in alto, nell'angolo nord, fosse murato un lungo ferro quale sostegno alla lanterna che veniva esposta di notte per segnalare ai naviganti il punto di approdo. Nel1691, quando fu costruita la Torre, il mare era distante un centinaio di metri ma il processo alluvionale, in atto da secoli, continuava a espandere il territorio allontanando la linea di battigia in media di circa 3 m all'anno e rendendo necessario l'allungamento delle palate del porto. Per questo nel1756, su progetto del perito Antonio Farini, venne costruito a circa 300 metri dalla Torre un robusto edificio a due piani con un porticato a tre arcate. Al centro, sul tetto, si elevava un'alta torretta che portava alla sommità la lanterna-faro. Per tutto un secolo questo fu il faro del porto di Cervia, chiamato negli atti ufficiali "Casino di Sanità".

Maggiori Informazioni: Via Nazario Sauro, Cervia

Magazzini del Sale

I Magazzini del Sale, edifici imponenti di archeologia industriale legati alla tradizione del sale, fanno oggi da cornice molto suggestiva ed evocativa per esposizioni, mostre e spettacoli.


Magazzini del Sale

Affacciati sul canale delle saline, i Magazzini del Sale rappresentano uno dei migliori esempi di archeologia industriale in territorio cervese.
Il Magazzino Torre, adiacente alla Torre San Michele, fu costruito nel 1691, per volontà del Tesoriere di Romagna Michelangelo Maffei, per assicurare lo stivaggio del sale prodotto nelle saline.
Nel 1712 venne costruito dalla parte opposta del canale il Magazzino Darsena, destinato allo stivaggio del sale che aveva subìto una prima pulitura e asciugatura nel Magazzino Torre, e alla successiva opera di pesatura e porzionatura in sacchi destinati alla vendita.
Le saline, divise in piccoli lotti, erano lavorate singolarmente e in modo artigianale dai salinari, che rappresentavano la quasi totalità della popolazione cervese.
L’esigenza di conservazione del sale spinse gli amministratori Pontifici all’edificazione dei due grandi edifici lungo il Porto Canale di Cervia, adibiti appunto a tale scopo: il magazzino Torre, lungo 80 metri e largo 26 metri, di forma rettangolare divisa in sei campate, poteva contenere fino a 130.000 quintali di sale.
L’altro edificio, posto dall’altra parte del Canale, è il magazzino Darsena; poteva contenere fino a 100.000 quintali di sale. Il sale raccolto dalla primavera fino a metà settembre veniva caricato su caratteristiche imbarcazioni a fondo piatto chiamate burchielle e, attraverso il Porto Canale, veniva trasportato nei magazzini, dove poteva essere conservato. Per rendere più agevoli i lavori di immagazzinamento, i due edifici erano tra loro collegati con un ponte di ferro.

Maggiori Informazioni:
Viale Nazario Sauro, 24
musa@comunecervia.it
0544 977592

Monumento ai Caduti

Monumento ai Caduti è collocato nell'ampio voltone del palazzo comunale, è costituito da una lapide centrale recante i nomi dei caduti.


Monumento Caduti


Il monumento ai caduti cervesi si compone di più elementi. collocato nell'ampio voltone del palazzo comunale, è costituito da una lapide centrale recantei nomi dei caduti, due lapidi gemelle ai lati con, rispettivamente, la "chiamata alle armi" del 1915 e il bollettino della vittoria dettato dal generale diaz nel1918; sovrasta il tutto una fascia dipinta ad affresco o a tempera. in essa una finta architettura ospita al centro una fiaccola accesa, ai due lati le scene del commiato del soldato dalla moglie e del pianto della famiglia; alle due estremità visioni di vele di navi rappresentano la realtà di cervia. dopo il secondo conflitto mondiale fu aggiunta, a destra delle tre lapidi originarie, la lapide con i nomi deicaduti civili e militari. sulle altre pareti numerose altre lapidi ricordano personaggi illustri della storia cervese e nazionale. Il pittoreGiovanni Maiolifu chiamato a compiere l'affresco del monumento nel 1929; pur non avendo documentazione a riguardo è assai probabile che la sistemazione delle lapidi e forse il riassetto dell'intero voltone siano avvenuti nello stesso anno. (Bibliografia e sitografia: A.Poggiali, M.Maldini, "Ombre di Giovani. La memoria dei caduti della IV guerra d'Indipendenza in un angolo di Romagna 1915.

Maggiori Informazioni:
Piazza Giuseppe Garibaldi 10, Cervia

Angelika la fontana dell'amore

La Fontana dell'amore, donata a Cervia da Helmut Trunk, presente alla cerimonia.



Angelika la Fontana del Amore
Questa opera d'arte nasce da una storia particolarmente suggestiva e commovente.
Decenni orsono, Angelika ed Helmut, due tedeschi di Norimberga, giunsero per caso nella nostra città di mare. Qui vissero giorni beati di vacanza e da allora l'appuntamento annuale con Cervia apparteneva ai traguardi più belli della loro vita. Ogni volta era per loro una nuova esperienza e durante il viaggio di ritorno, non potevano fare a meno di pensare con gioia al prossimo incontro con Cervia, con i suoi bei dintorni e con i nuovi amici conosciuti in questo luogo. Quando il destino decise prematuramente di portarsi con sé Angelika, Helmut volle donare alla città nell'anno 2008 questa fontana, nel ricordo dei giorni felici vissuti insieme nella loro "bella Cervia".
L'altezza del monumento è di 2 metri, la lunghezza della vasca è di 2,95 metri, la larghezza di 1,5 metri e la profondità di 17 cm,La statua è in bronzo e la vasca in marmo.

Il mosaico ha una superficie di 4 metri quadriLa fontana è stata realizzata dall'artista Daniel Prapone e ha richiesto circa 400 ore di lavoro, i lavori sono stati diretti dall'ing. Diego Poltronieri.
"L'inaugurazione di questa fontana - ha detto il Sindaco Roberto Zoffoli - si può considerare il preludio all'apertura della manifestazione " Cervia Città Giardino", che oltre ad essere la grande festa dei fiori e dei giardini, è l'occasione per stringere e rinsaldare rapporti di amicizia tra diverse realtà italiane e straniere, ed è l'aspetto che ci sta particolarmente a cuore.

Maggiori Informazioni:
Viale Roma, angolo Circonvallazione Sacchetti , Cervia

Torre San Michele

La Torre S.Michele si trova nel centro storico di Cervia e risale al 1691, cioè prima della fondazione di Cervia Nuova, quando era stata edificata per difendere la città da Turchi e Saraceni.

Torre San Michele

Costruita tra il 1689 e il 1691, la Torre San Michele ha sempre svolto funzione di difesa della città e del sale.
Nel1691il conteMichelangelo Maffei, che aveva già fatto costruire il Magazzino Torre per la conservazione del sale, fece edificare questo poderoso edificio per difesa contro gli attacchi pirateschi.
Tesoriere di Romagna dal 1682 al 1706, Maffei fu più attento alle esigenze della popolazione cervese rispetto ai suoi predecessori.
La principale funzione della Torre era didifesa: in cima vi era lapiazza d’armiper segnalare assalti di briganti e saccheggiatori e per difendere la preziosa risorsa del sale, conservato nel Magazzino.
Apianta quadratacon lato di 13,5 m, altezza di 22,5 m e muri di 3 m di spessore, la Torre era un vero e proprio fortino, con numerose aperture, finestre e feritoie corredate di armamenti a breve e lunga gittata.
La Torre poteva inoltre ospitare le guardie che vi risiedevano e la rendevano un edificio indipendente, dotato di camini, raccoglitori esterni per l’acqua, docce, impianti di scarico e altre utilità.
La Torre sembra essere ispirata ad un vecchio disegno di Michelangelo Buonarroti, realizzato per difendere le aree costiere dello Stato Pontificio e conservato presso gli archivi della Reverenda Camera Apostolica.
La Torre è intitolata aSan Michele Arcangelo, santo protettore di Michelangelo Maffei, come testimonia la dedica nel bassorilievo marmoreo sopra la portad’ingresso.

Maggiori Informazioni:
Via Arnaldo Evangelisti, Cervia

Chiesa di Santa Maria del Suffragio

Santa Maria del Suffragio è una delle più antiche chiese di Cervia. E' stata costruita infatti tra il 1717 e il 1722, con l'edificazione di Cervia Nuova e della Cattedrale.


Chiesa di Santa Maria del Suffraggio

La facciata della chiesa si inserisce nella fila dei palazzi adiacenti situati lungo il corso, che taglia la città in direzione nord-sud, e rappresenta una sorta di continuità con essi.
Nell'insieme lafacciata settecentescadella Chiesa ha un aspetto sobrio e rigoroso.
L'intonaco a tre colori, giallo crema, rosa e bianco, permette una perfetta integrazione cromatica con le facciate degli edifici del corso.
Da notare che sia le cornici, sia la finestra, riprendono le forme e le caratteristiche delle costruzioni che affiancano la chiesa, secondo un preciso intento di continuità eomogeneità urbanistica.
Questa chiesa è infatti concepita come un edificio che si fonde nella città, senza distinguersi o distaccarsi.
L'interno, un'aula di forma ellittica, con due cappelle laterali di piccole dimensioni, conserva diverse opere di interesse storico e artistico. La più pregevole è il Crocifisso ligneotrecentesco, proveniente dallaChiesa dei Minori Conventualidi Cervia Vecchia.
Inoltre, sopra la bussola dell'ingresso, si trova un pregiatissimo organo veneziano, opera di Gaetano Callido, risalente al1788.Si tratta di uno dei pochi"Callido"ancora funzionanti in tutta la regione.
Ilcrocifisso ligneoconservato all'interno della chiesa è databile intorno alla metà del 1300. Secondo un'antica leggenda il crocifisso arrivò dal mare in tempesta e venne posto a protezione dei pescatori: per questo veniva portato in processione ogni anno a febbraio in occasione della festa dellaMadonna del Fuocodi Forlì.

Maggiori Informazioni:
Corso Giuseppe Mazzini 20, Cervia

Cattedrale Santa Maria Assunta

La Cattedrale si trova sulla Piazza principale di Cervia immediatamente di fronte al Palazzo Comunale.


Cattedrale Santa Maria Assunta

Iniziata il18 giugno 1699, l’edificazione della Chiesa, progettata dal Fontana, si protrasse fino al 1702 quando, l’8 giugno, venne celebrata la prima Messa.
La semplice facciata in pietra viva si presenta incompleta: l’originale progetto, che prevedeva un elegante rivestimento in lastre marmoree, non poté essere attuato per la morte del Presule.
L’edificio è visibile solamente da tre lati, poiché quello Nord è adiacente alPalazzo del Vescovado, risalente al 1702. Alla Chiesa sarà poi aggiunta nel 1750 anche laTorre campanaria.
La pianta della Chiesa è a croce latina, con navata unica e sei cappelle laterali.
Nella prima cappella a destra, priva di altare, si trovano la tela raffigurante il Patrono della Città S. Paterniano, opera di un anonimo, una fonte battesimale del ‘700 e, ai lati, le due statue: quella della Madonna del Fuoco, con in braccio il Bambino, e la statua di San Lorenzo, altra importante figura della religiosità cervese. Fra i dipinti si possono ammirare all’interno della Cattedrale la tavola della Madonna con Bambino detta "Madonna Della Neve", attribuita alla pittrice Barbara Longhi, proveniente dalla chiesa della Madonna della Neve, unica superstite di Cervia Vecchia, e la pala di San Giuseppe con il Bambino Gesùfra le braccia, proveniente dalla scuola del Guercino.
L’altare maggiore, realizzato in finissimi marmi policromi e proveniente dalla sconsacrata chiesa di S. Domenico in Forlì, è sormontato da una pala raffigurante l'Assunta tra i S.S. Nicola e Bartolomeo, opera del pittore di Ravenna Giovanni Barbiani (1566–1641).
La Cattedrale, come il palazzo Priorale, fu progettata da Francesco Fontana, figlio, allievo e collaboratore di Carlo Fontana, uno degli architetti di maggior prestigio nella Roma del XVIII sec.
Nel progetto originario la facciata si caratterizzava per le colonne giganti d’ordine corinzio su un alto piedistallo, poste a lato dell’ingresso.
La monumentale composizione classica terminava con una trabeazione di ampie proporzioni su cui era posto un grande frontone che dominava la piazza.

Maggiori Informazioni:
Piazza Giuseppe Garibaldi 20, Cervia

La Pietra delle Misure

La pietra delle misure è uno dei reperti più misteriosi provenienti da Cervia Vecchia


La Pietra delle Misure

Si tratta di un monolito datato 1636 sul quale sono indicate tutte le misure a cui dovevano attenersi sia gli abitanti di Cervia sia i forestieri che qui si recavano. Non a caso venne posta nella piazza destinata al commercio, ancor oggi conosciuta come Piazza delle erbe.
Sopra la pietra si trova la scritta "Vera matrice delle misure di Cervia" e presenta una Serie di unità tipologiche con i relativi nomi incisi in italiano e in dialetto romagnolo.
Tra le misure indicate: il "Passo" una sorta di odierno metro per le stoffe e il "Quadrè" ovvero la mattonella usata per la costruzione del pavimento e così via, non tutte le misure della pietra sono comunque state interpretate, la pietra delle misure è stata restaurata nel 2015 dalla restauratrice Claudia Tedeschi con il contributo economico di Lions Club Cervia Ad Novas.




Maggiori Informazioni:
Piazza Carlo Pisacane, Cervia

Casa delle Aie

la Casa delle Aie si trova immediatamente al di fuori del nucleo abitato di Cervia, posizionata nella campagna cervese, ma non lontana dalla secolare pineta di Milano Marittima.

Mercato ambulante di generi vari

Essa risale presumibilmente al 1700, dal momento che tutti i documenti finora rinvenuti sono testimoni di quel periodo.

Si tratta di una imponenente casa colonica divisa su due piani, con una facciata che evidenzia due corpi laterali per gabbie di scala e al centro tre archi a tutto sesto che hanno le mezze circonferenze chiuse da un muro, in mezzo al quale si aprono le finestre del primo piano.
All'interno, al primo piano, un portico di quasi 6 m divide due stanze, la cucina con l'immenso camino e la stanza che un tempo fungeva da dormitorio.
Adiacente alla casa vi erano la stalla ed il fienile, mentre il grande piazzale era suddiviso in aie, alcune delle quali pavimentate in mattoni.

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La casa è sempre stata al servizio della pineta, in quanto era adibita ad alloggio dei pignaroli. Nel 1789 divampò un incendio che la rese pressochè inutilizzabile.
Alla fine della Prima Guerra Mondiale perse la sua funzione principale ed andò in totale decadenza, così nel 1927 il Comune la destinò all'Azienda Agricola Bassona che la restaurò per utilizzarala a scopi agricoli.
Quando però, per il continuo progredire della tecnologia, le nuove macchine agricole sostituirono in parte l'uomo ed il bestiame, la casa divenne inutile e lentamente fù abbandonata.
A salvarla dal degrado fu l'Associazione Culturale Amici dell'Arte, che negli anni '60 la chiese in affitto al Comune e la ristrutturò completamente
Periodicamente nel teatrino attiguo all'edificio, si svolgono commedie dialettali, letture poetiche, concerti e conferenze a cura dell'Associazione Culturale Casa delle Aie Cervia.
Oggi è l'edificio ospita uno dei ristoranti più frequentati e apprezzati dell'Emilia Romagna.


Maggiori Informazioni:
Via Aldo Ascione 4, Cervia
info@casadelleaie.it
0544 927631

Santuario della Madonna del Pino

Il santuario della Madonna del Pino è un santuario cattolico di Cervia.


Santuario Madonna del Pino

Il Santuario, inaugurato nel 1498 sorge sulla base di un'edicola, opera delfrate carmelitano Girolamo Lambertini, sorta nel 1455 nel luogo in cui, secondo la leggenda, l'immagine della Vergine, collocata su un tronco di pino, sia apparsa prodigiosamente a raccoglitori di legna della pineta e che, addirittura, questo tronco sia racchiuso nel muro interno della cappella. Per questo divenne l'edificio religioso di Cervia maggiormente oggetto, nel corso della storia, delculto mariano.
Il santuario, che sorge a circa 2 km dal centro cittadino, trova molto vicino alla statale Adriatica e a ridosso della vasta pineta ove sorge il rione Terme, è di modeste dimensioni, instile tardo romanico. L'edificio consta in un'unica navata, di unacappella dedicata alla Madonna, sorta probabilmente in data precedente, e dell'abside a forma quadrata nella facciata sud.
Sono presenti due gli ingressi, uno architettonicamente meno significativo verso nord, ed uno, verso est, in asse con la cappella,con un portale in pietra d'Istria donato nel 1557 dalla comunità cervesein puro stile rinascimentale. L'altare è costituito da unsarcofago paleocristianosopra il quale campeggia un Crocifisso ligneo opera del tardo '600.
Esteriormente l'edificio si presenta con mattoni a vista, ha un campaniletto a vela che si eleva sopra l'abside ed un tetto coronato, con applicazioni di cotto e di creta e terra rossa, sormontato da pinnacoli rotondi in cotto.




All'interno sono presenti due affreschi cinquecenteschi ridotti in pessime condizioni: quello dellaMadonna con Bambino, a sinistra, e quello raffigurantesan Roccosulla parete di fronte e due dipinti:la Madonna del Pino, xilografia più tarda dell'originale andato perso e la Madonna con Bambino, risalente al seicento e tratta da una icona bizantina. Sulla parte sinistra della cappella della Vergine appare un fregio sopra il quale si intuisce un affresco a fondo blu che doveva ricoprire tutta la cappella.
L'edificio è da tempo al centro dilunghi ed accesi dibattitied iniziative per la sua messa in sicurezza strutturale, minata costantemente dal traffico della statale Adriatica che la sfiora letteralmente, e per il recupero artistico diaffreschi di valoreche tempo ed incuria hanno ormaidanneggiatoin maniera quasi irrimediabile. Meta, laprima domenica di ottobre, della processione del Volto, una tradizionale e sentitissimo pellegrinaggio della popolazione cervese, anche a causa della posizione disagiata la fruibilità del santuario per le messe domenicali pomeridiane è diventata difficoltosa.

Maggiori Informazioni:
Via Romea Nord, Cervia
0544 971102

Fontana Tappeto Sospeso

Ideata dall'artista Tonino Guerra e realizzata nel 1997 in occasione del trecentesimo della fondazione di Cervia Nuova.

Fontana il Tappeto Sospeso

La fontana è' stata collocata nel luogo simbolo della città: la piazza antistante gli antichi Magazzini del Sale, con la Torre di San Michelee l'asta delPorto Canale. L'opera in mosaico è stata realizzata dall'artista ravennateMarco Bravuracol quale ha collaborato la figlia Dusciana, anche lei artista del mosaico, a evocare la cultura bizantina della Ravenna Imperiale. A reggere il grande tappeto (3x5 m) dalle migliaia di tessere musive, tutte tagliate a mano, pare sia una nuvola di vapore, che lo fa apparire magicamente sospeso a mezz'aria, conferendo magia evocativa all'opera. Sopra, due cumuli di sale simboleggiano l'identità e la storia della città del sale: un patrimonio naturale e di tradizioni che non vuole essere disperso e il volo del tappeto che simboleggia la volontà della città verso la crescitae l'evoluzione di nuove rotte.




La descrizione della fontana fatta dal suo ideatore, il poetaTonino Guerra: "... si è pensato ad una fontana, che abbiamo chiamato Il Tappeto sospeso, formata da una larga pozza irregolare, colma di una quarantina di centimetri d'acqua, sulla quale c'è un tappeto di mosaico sospeso su diversi getti d'acqua, a formare qualcosa di simile alle nuvole. Il tappeto trasporta alcuni cumuli di sale e un ciuffo di canne: stanno a significare che il mondo della civiltà salinara coi suoi odori e la sua poesia, i vecchi ricordi delle spiagge di una volta con le dune e gli uccelli sui canneti, stanno volando via da noi fissandosi però, con malinconia, nella vostra memoria"

Maggiori Informazioni:
Piazzale dei Salinari, Cervia

Barca Lancia Assunta

La prima barca riconosciuta di interesse storico e artistico


Barca Lancia Assunta

L'Assunta è una "lancia" con vele al terzo costruita ed armata, nel lontano 1925, nei prestigiosi cantieri di Cattolica dove, allora, veniva armata la maggior parte delle imbarcazioni romagnole utilizzate per la pesca e per il trasporto nel Mare Adriatico.
- l'abete per la coperta,
- il larice per il fasciame,
- il rovere per il paramezzale e le ordinate.
I purpurei colori ed i disegni che ancor oggi ornano le vele e lo scafo dell'Assunta, sono gli stessi che, nel lontano 1925, identificavano la famiglia di "Garbin". Garbin fu il pescatore che armò e battezzò l'Assunta donandole questo nome in onore del giorno in cui lo scafo è stato varato.
Si tramanda, infatti, che l'Assunta sia stata calata in acqua per la prima volta il 15 agosto del 1925 nel giorno di festa della Vergine Assunta in cielo; questo giorno, nel cuore della stagione estiva, è particolarmente caro a tutti i romagnoli ed ancor oggi viene celebrato in tutti i porti.
Garbin era un abile pescatore del quale si tramandano ancora oggi le sfide con il mare.
In particolare si racconta di quando da solo, a pesca al largo di Cesenatico, fu colto da uno straordinario fortunale proveniente da tramontana.
Contro la violenza del mare Garbin non ha potuto nulla se non abbattere l'albero a colpi d'ascia ed avvolgere la coperta con la vela costruendosi un precario riparo contro i frangenti.
Quando dopo un giorno di violenta tempesta, il mare si fu calmato l'Assunta si ritrovava arenata sotto i monti di Pesaro da dove, riparati i danni subiti poté riprendere il mare.
Successivamente l'Assunta fu acquistata da Luigi Tiozzi ed i suoi ormeggi trasferiti a Cervia dove rimase a lungo inutilizzata a causa degli eventi bellici che sfociarono nella seconda guerra mondiale.





La guerra e i bombardamenti provocarono gravissimi danni nei porti adriatici ma, più degli aerei, furono le divisioni dell’esercito tedesco, incalzate dall’avanzata delle forze alleate, ad infierire sulle barche dei pescatori; nella disperata ritirata l’ordine impartito ai militari fu quello di mandare a fondo tutti gli scafi in grado di navigare.
L’Assunta sopravvisse alle sorti della guerra rimanendo ormeggiata in uno di quei canali minori e più nascosti che ancor oggi collegano le saline di Cervia al mare.
Ma il fascino esercitato dai rossi colori delle vele e non meno dalle ottime ed inalterate qualità di navigazione consigliarono a Luigi Tiozzi di trasformare l’Assunta, approfittando di un turismo in espansione, da vecchio peschereccio qual era in una nobile barca da “passeggio”.
Si racconta anche che l’Ammiraglio Aliprandi, già comandante di vascello durante la prima guerra mondiale ed amico intimo di Grazia Deledda, ne godeva grandemente ed usava definirla "Ottimo guscio".
Purtroppo sul finire degli anni cinquanta l’Assunta ceduta da Luigi Tiozzi ad ignoti acquirenti, fu incautamente abbandonata a se stessa rimanendo, per colpa dell’incuria dei proprietari, arenata nelle spiagge adiacenti al porto canale di Cervia.
Soltanto agli inizi degli anni settanta, e quasi casualmente, se ne è riscoperta la bellezza tanto da decidere che l’Assunta avrebbe dovuto recuperare gli antichi splendori e riprendere la navigazione e la pesca.
I lavori durarono a lungo perché il tempo aveva consumato gravemente lo scafo ma, i risultati ripagarono ampiamente, con il loro susseguirsi, gli sforzi compiuti; l’Assunta stava, infatti, lentamente riacquistando tutta la bellezza e la grazia solo apparentemente perduta.
Le vele in cotonina, i colori naturali, il legname dello scafo ogni particolare veniva curato con ordine e sistematicità.
Dopo tre anni di lavoro l’Assunta era nuovamente in grado, nelle mani degli attuali proprietari, Michele e Paolo Marini, di navigare e di pescare come quando tanti anni prima, nel giorno della Vergine Assunta, era stata varata.

Maggiori Informazioni:
Porto canale, Cervia

Anse Vallive di Porto

Immersa nelle antiche Valli del Mezzano, l'Oasi delle Anse Vallive di Porto - Bacino di Bando è una zona umida di straordinario valore naturalistico per la salvaguardia di numerose specie animali e vegetali. Occupando una superficie di circa 52 ettari, l'Oasi è formata da una vasca centrale con un perimetro di circa 3,5 km e da tre vasche più piccole.

Immersa nelle antiche Valli del Mezzano, l'Oasi delle Anse Vallive di Porto - Bacino di Bando è una zona umida di straordinario valore naturalistico per la salvaguardia di numerose specie animali e vegetali. Occupando una superficie di circa 52 ettari, l'Oasi è formata da una vasca centrale con un perimetro di circa 3,5 km e da tre vasche più piccole. Grazie ad un corridoio di terra che separa le acque delle vasche, è possibile percorrere il perimetro dello specchio d'acqua centrale, sia a piedi che in bicicletta, ammirando la varietà di specie animali e vegetali presenti e facendosi sorprendere dagli spettacolari scorci offerti dall'oasi.
Per le sue straordinarie caratteristiche di zona umida di acqua dolce è stato possibile dar vita a due importanti progetti di reintroduzione, che hanno determinato il ritorno di specie animali ormai scomparse nel territorio: l’Oca selvatica e la Cicogna bianca. A oggi in Oasi nidificano più di 300 coppie di Oca selvatica e 4 coppie di Cicogna bianca.
Oltre alle cicogne che nidificano e in parte svernano nell'Oasi, e possibile osservare tra il canneto aironi, garzette, nitticore; nelle acque delle vasche nuotano diverse specie di anatre come alzavole, marzaiole, codoni assieme a svassi e a oche selvatiche. Nelle acque del prato umido si affollano i limicoli, Cavalieri d'Italia, Pittime Spatole e nel cielo volteggiano splendidi rapaci. Non è raro imbattersi in bellissimi Martin pescatore e non sfuggiranno, agli occhi più attenti, i tanti passeriformi che vivono della ricchissima vegetazione dell'Oasi.
Riconoscimenti:
Centro di servizio e consulenza per le Istituzioni scolastiche autonome dell'Emilia Romagna
Riconosciuto per l’anno scolastico 2010-2011 con Determinazione n. 10874 del 7.10.2010 della Responsabile del Servizio Istruzione e Integrazione fra i Sistemi Formativi della Regione Emilia-Romagna, di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 262/2010
Il centro visite dell’oasi denominato “A Casa della Cicogna” presenta al suo interno un divertente percorso museale dedicato all’oasi e alla sua principale protagonista, la Cicogna bianca appunto. Accompagnati da Porty, la mascotte del centro, i visitatori potranno imparare a riconoscere gli abitanti dell’oasi e le loro abitudini. Dal Centro Visite partono numerose escursioni libere o guidate all’interno dell’Oasi e non solo; è possibile inoltre noleggiare binocoli e biciclette che consentono anche di poter uscire dal perimetro dell’oasi e andare ad esplorare il territorio circostante, mosaico di emozionanti paesaggi: dalle antiche valli del Mezzano e i suoi specchi d’acqua nascosti alla Delizia estense del Verginese e il suo Brolo, giardino rinascimentale recentemente ricostruito.
Orari:
Orario Invernale: Sabato, Domenica e Festivi dalle 10:00 alle 16:00
Orario Estivo: Sabato, Domenica e Festivi dalle 8:45 alle18:45 Biglietti:
Ingresso: intero €2,00, ridotto €1,00 (bambini di età compresa tra i 6-12 anni, over 65, gruppi organizzati)
Ingresso gratuito: bambini di età prescolare, disabili e accompagnatori

San Marino

Con il suo territorio collinare e montano del Montefeltro, la Repubblica di San Marino, la più antica Repubblica del mondo, ci riserva suggestivi scorci e vedute mozzafiato. Il territorio sammarinese infatti si compone di nove antichi Castelli.

San Marino

San Marino è una repubblica indipendente vicina alla costa adriatica al confine dell'Emilia Romagna con le Marche. Nonostante il suo carattere italiano, San Marino è molto orgogliosa del suo status indipendente, che attira centinaia di turisti e compratori.
Nonostante i ripidi pendii e i castelli di San Marino siano già di per sè molto suggestivi, ciò che toglie davvero il fiato è la vista dalla città. In una giornata limpida è possibile osservare l'Adriatico pochi km verso est e il territorio collinare nelle altre direzioni.
Le principali attrazioni di San Marino sono le sue torri difensive. Due di queste (la Rocca e la Torre Cesta) possono essere visitate con un unico biglietto e offrono una buona occasione di esplorare i bastioni.
Le fortificazioni di San Marino furono restaurate nel 1940 dalla Twentieth Century Fox, che utilizzò la Repubblica come set per il film "Il principe delle volpi" con Tyrone Power.
Ci sono vari percorsi boschivi segnalati da cartelli e se ne si ha il tempo vale davvero la pena passeggiare nel verde in netto contrasto con le strade trafficate poco distanti.
Per una breve passeggiata basta seguire il percorso principale che segue le cinta rocciose.

Questo porta alla terza fortezza di San Marino, una torre solitaria chiamata Torre del Montale.
L'edificio non è aperto al pubblico ma è un altro punto perfetto per una fantastica vista e molto meno affollatto.
Lungo il tragitto ci sono vari punti picnic e panchine in pietra per un attimo di tranquilla contemplazione. Grande appeal per i turisti conserva la cerimonia del cambio della guardia (alla mezz'ora di ogni ora durante i mesi estivi) in Piazza della Libertà.
Il museo principale di San Marino è il Museo di Stato, che ospita mostre e opere d'arte storiche, ma ci sono anche il museo della tortura, il museo delle cere e delle armi.



Maggiori informazioni:
Repubblica di San Marino
50 km da Cervia

Santarcangelo di Romagna

Una delle più accattivanti città della Romagna nota per la sua bellezza e per aver dato i natali a un concentrato di intellettuali e artisti. Qui l’arte, la cultura, la storia e le tradizioni sono di casa, lo si respira nelle sue piazze, nei suoi suggestivi angoli e nelle molteplici manifestazioni che scandiscono le stagioni, divenute anche attrazioni turistiche.

Santarcangelo

Una delle più accattivanti città della Romagna nota per la sua bellezza e per aver dato i natali a un concentrato di intellettuali e artisti, ieri come oggi, come nessun altro luogo di provincia. Anche un papa vi ebbe a nascere: Papa Clemente XIV, Ganganelli, come ricordano alcuni monumenti a lui dedicati.
Qui l’arte, la cultura, la storia e le tradizioni sono di casa, lo si respira nelle sue piazze, nei suoi suggestivi angoli e nelle molteplici manifestazioni che scandiscono le stagioni, divenute anche attrazioni turistiche.
l suo centro storico rigorosamente ristrutturato dove si legge un’attenzione speciale alla difesa dei segni del passato, grazie anche ai numerosi ristoranti e osterie è più che mai vivo.
Pur essendo una città di oltre 20 mila abitanti, restituisce un’atmosfera di paese, dove tutto è a misura di incontro, di ospitalità e ovunque si avverte la sua forte identità culturale.
Dal 1971 nel mese di luglio si tiene uno dei festival di teatro contemporaneo più importanti d' Italia: il Santarcangelo dei Teatri - Festival Internazionale del Teatro in Piazza.
L'11 novembre, San Martino, si svolge la famosa ed antica fiera, detta anche "dei becchi".


Ultimamente si è inserita, come evento collaterale alla fiera, la tradizionale "corsa dei becchi" alla quale dovrebbero partecipare solo coloro che possiedono "le corna" o che vogliono esorcizzarle.
Un'ulteriore manifestazione che si svolge nel centro cittadino è "Balconi Fioriti": a metà maggio la Piazza Ganganelli e le scalinate si rivestono di piante fiorite. Un'altra festa particolarmente sentita ma che ha perso una parte del suo fascino è la Festa di San Michele il 29 settembre, detta anche la Festa o Casa degli Uccelli (Chèsa di Gazòtt) in quanto era d'uso l'esposizione e la gara canora degli uccelli da richiamo, oggi sostituita in parte dalle esibizioni delle Unità Cinofile delle Aquile di Rimini della Protezione Civile.
A Santarcangelo, dagli anni '90, si è stabilita la più consistente ed artisticamente attiva comunità mutoide d'Europa.

Maggiori informazioni:
Santarcangelo di Romagna provincia Rimini
30 km da Cervia

Bertinoro

Oltre che per l'ospitalità e per la splendida vista panoramica che si gode dalla centrale Piazza della Libertà, da cui l'appellativo di "Balcone di Romagna", Bertinoro è un tipico esempio di cittadella medievale ricca di mura, torri e case antiche, nota anche come "Città del vino".

Bertinoro

Situata nel cuore della Romagna, sulle appendici delle prime colline dell'Appennino forlivese, a pochi km dalla Via Emilia, a 15 km da Forlì e a 13 km da Cesena, Bertinoro domina un suggestivo paesaggio la cui vista si estende fino al mare.
Oltre che per l'ospitalità e per la splendida vista panoramica che si gode dalla centrale Piazza della Libertà, da cui l'appellativo di "Balcone di Romagna", la località è un tipico esempio di cittadella medievale ricca di mura, torri e case antiche, nota anche come "Città del vino". La leggenda vuole infatti che Galla Placidia, figlia dell'Imperatore Teodosio, di passaggio in questi luoghi, assaggiato un vino servito in un'umile coppa, dicesse: "non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro", da cui il nome della città.
Dalla cima del Monte Cesubeo, domina sulla cittadella la millenaria rocca, un edificio anteriore al secolo X, dove soggiornò l’imperatore Federico Barbarossa nel 1177 con la sua corte e le sue milizie, poi sede vescovile dal 1584. Ancora oggi la struttura difensiva mantiene ben conservato il suo aspetto medievale.


All’interno si trovano gli uffici e gli appartamenti dell'antica residenza vescovile, un ampio terrazzo rivolto verso il borgo e la grande sala seicentesca decorata con affreschi barocchi.
Oggi la Rocca ospita inoltre il Centro Residenziale Universitario dell’Alma Mater Studiorum di Bologna e il Museo Interreligioso. Istituito recentemente dalla Diocesi di Forlì-Bertinoro, il Museo offre la possibilità di indagare gli aspetti comuni delle tre religioni monoteiste Ebraismo, Cristianesimo, Islam. Ma il bel borgo medievale vanta un'altra caratteristica, quello di essere considerato ‘Città dell’ospitalità’ per eccellenza grazie alla tradizione della Colonna dai dodici anelli, ognuno corrispondente a una delle dodici famiglie deputate un tempo ad ospitare il forestiero che, arrivando, vi legava il cavallo.
Tradizione evocata tutt'oggi la prima domenica di settembre.


Maggiori informazioni:
Bertinoro provincia Forli Cesena
28 km da Cervia

Predappio

Di origini probabilmente romane, anticamente era un piccolo paese posto sulle colline, cresciuto attorno al castello medioevale. La sua storia recente è fortemente segnata dalla figura di Benito Mussolini che si adoperò tra gli anni ‘20 e ’40 del Novecento per dare lustro al borgo natale, chiamando all'opera i maggiori architetti dell’epoca. Oggi Predappio si presenta come un vero e proprio Museo Urbano che conserva un’originale testimonianza degli stili urbanistici e architettonici del Ventennio.

Predappio

COSA VEDERE Il centro urbano di Predappio Nuova è costituito da un lungo viale (che oggi si chiama, ironia della sorte, Corso Matteotti), su cui sorgono varie costruzioni. In fondo al viale c’è la vasta Piazza S. Antonio, dominata dalla Chiesa omonima, realizzata tra il 1925 e il 1934. Sulla stessa Piazza si affaccia, dall’alto di una collinetta, il Palazzo Varano: di origine forse romana, fu in tempi più recenti sede delle scuole elementari per divenire poi sede del Municipio, funzione cui assolve tuttora. Interessante la scalinata di accesso al palazzo: vista dall’alto la gradinata ha la forma di una freccia che indica Rocca delle Caminate, antico castello medievale restaurato e donato a Benito Mussolini dall’Ente Provinciale Fascista di Forlì con il concorso di fondi elargiti da privati cittadini; la rocca è ben visibile, in lontananza, dalla sommità dei gradini. In Piazza S. Antonio è da segnalare la Casa del Fascio, edificio realizzato da Arnaldo Fuzzi tra il 1934 e il 1937. La Casa del Fascio si distingue per un’architettura monumentale, che rielabora in maniera originale il repertorio dell’architettura classica: di forte impatto la torre littoria, definita “virile e modernissima”.. Percorrendo Corso Matteotti si vedono altre costruzioni che rappresentano la città fascista ideale: l’ex Albergo Appennino fu costruito per dare accoglienza ai cospicui flussi di pellegrini in visita a Predappio; l’Ufficio Postelegrafonico fu dotato di particolari accorgimenti tecnici che rendessero agevole il servizio; il Mercato dei Viveri fu progettato a forma di esedra, in modo da incorniciare visivamente la casa natale del Duce, che si scorge fra la vegetazione. A circa 1 km da Predappio il Cimitero di San Cassiano in Pennino, ricostruito completamente dal potere fascista in stile pseudo-bizantino, racchiude l’antica Pieve di San Cassiano (X-XI sec.).

Nel cimitero è visitabile la tomba di Mussolini e della sua famiglia. Nelle vicinanze di Predappio si trova la Chiesa di Sant'Agostino: in stile romanico, conserva all’interno pregevoli affreschi. Nel nucleo medievale di Predappio Alta, a 3 km dall’abitato moderno, sorge la Rocca dei Calboli, antico presidio strategico, visibile esternamente. Alla rocca si accede superando la “Portaccia”, accesso medievale al borgo fortificato.
SUGGERIMENTI - Predappio è la città del Sangiovese, che in questa zona, grazie alla particolare composizione del terreno, dà origine ad un vino robusto e strutturato. Consigliamo di assaggiarlo nelle più famose ed antiche Cantine di Predappio Alta: le Cantine Zoli, che accolgono oggi il ristorante-enoteca “Vècia Cantena d’la Pré”, ove si scende nel sottosuolo fino a diversi metri di profondità. Nei locali medievali dell’edificio è pure allestito un Museo del Vino. - Agli appassionati di motociclismo consigliamo di partecipare in maggio all’ormai celeberrima “Mototagliatella”, meeting declinato in forma goliardica ove si danno appuntamento centauri di tutta Italia… È un avvenimento “moto-gastronomico” vietato agli astemi! - Durante il periodo natalizio un originale presepe è allestito nelle grotte della Solfatara, l’ex miniera di zolfo di Predappio Alta.

Maggiori informazioni:
Predappio provincia Forli Cesena
55 km da Cervia

Cesenatico

Rinomata località di mare della Costa romagnola, situata fra Ravenna e Rimini. Nel pittoresco centro storico, che si accosta armonicamente alle moderne strutture urbane, si respira ancora l’atmosfera dell’antico borgo peschereccio.

Cesenatico

Rinomata località di mare della Costa romagnola, situata fra Ravenna e Rimini. Nel pittoresco centro storico, che si accosta armonicamente alle moderne strutture urbane, si respira ancora l’atmosfera dell’antico borgo peschereccio. La spiaggia di sabbia soffice digradante verso il mare, con i suoi attrezzati stabilimenti, e l’entroterra, con i due grandi parchi, sono solo alcune delle caratteristiche distintive di Cesenatico. Frequentatissimi i suoi Giardini al Mare, una lunga fascia verde dove prendere il sole passeggiando in tranquillità.
Le sue origini risalgono al 1302, quando fu scavato il porto canale e costruita una rocca a sua difesa. Nel 1502, Leonardo da Vinci ne disegna il Porto Canale, tuttora vanto della cittadina. Il 2 agosto 1849, da questo porto salpò Garibaldi con Anita e duecento seguaci su bragozzi da pesca per Venezia assediata. Nella parte più antica del Porto Canale, il Museo della Marineria con imbarcazioni storiche testimonia l’identità marinara di Cesenatico.
Poco lontano, si possono ammirare gli ambienti di Casa Moretti, con gli oggetti di uso quotidiano e gli scritti originali del grande protagonista della letteratura del Novecento.

La località è assai amata dai ciclisti per i servizi specializzati che propone e per le manifestazioni cicloturistiche a livello internazionale che si tengono in particolare durante il periodo primaverile. Mentre per tutto il periodo estivo è frequentata in particolare da famiglie per l’atmosfera calma e rilassata che la caratterizza. Il ricco calendario di eventi estivi propone concerti, serate a tema con degustazione, i famosissimi Concerti all’alba o i Notturni alle Conserve senza dimenticare il teatro all’aperto e i mercatini praticamente ogni sera.


Maggiori informazioni:
Cesenatico
11 km da Cervia

Riolo Terme

Riolo Terme è una delle più rinomate stazioni di cura e soggiorno italiane, situata su un piccolo e lussureggiante altopiano che il fiume Senio aggira nella sua corsa verso la Pianura Padana. La parte vecchia del paese nasce nel Trecento come borgo, raccolto entro una cerchia di robuste mura, intorno alla possente Rocca, mentre la parte più recente si estende vicino al maestoso Parco delle Terme, in perfetto stile "fin de siècle"

Riolo Terme

Riolo Terme è una delle più rinomate stazioni di cura e soggiorno italiane, situata su un piccolo e lussureggiante altopiano che il fiume Senio aggira nella sua corsa verso la Pianura Padana.
La parte vecchia del paese nasce nel Trecento come borgo, raccolto entro una cerchia di robuste mura, intorno alla possente Rocca, mentre la parte più recente si estende vicino al maestoso Parco delle Terme, in perfetto stile "fin de siècle". Il nome "Riolo" deriva da "Rio Doccia", un modestissimo corso d'acqua, a carattere pluviale, situato presso la Rocca. Per oltre due secoli, viste le caratteristiche del torrentello, il paese fu chiamato "Riolo Secco". Nel 1914, per il valore terapeutico delle acque che sgorgavano nei dintorni, fu adottato il nome di Riolo dei Bagni. Quando infine nel 1957 il locale stabilimento si impose all'attenzione nazionale, il nome del paese fu convertito nell'attuale.
A Riolo il complesso termale ospita attrezzature per cicli completi di cure inalatorie, otorinolaringoiatriche, kinesiterapiche e con fanghi naturali.


La sezione "Terme Bimbo" è dotata di giochi e video con cartoni animati. Da qualche anno funziona il primo centro italiano di "Metodologie Naturali" (per curarsi senza medicinali), in grado di abbinare la tradizione termale alle più avanzate biotecnologie mediche applicate, l'idroterapia kneipp e la fitoterapia, che utilizza i prodotti dell'erboristeria. In un altro reparto il Centro Benessere che comprende: Sauna finlandese, Bagnoturco, Docce emozionali, Temporale d’acqua, Area relax con tisaneria e Misuratore del benessere. La piscina consente salubri idromassaggi, ritempranti percorsi vascolari e tonificanti, getti a cascata.

Maggiori informazioni:
Riolo Terme provincia di Ravenna
60 km da Cervia

Brisighella

L’elevato livello dei servizi turistici e la tranquillità dei luoghi, che si mescolano alla storia, alle tipicità enogastronomiche e alle numerose iniziative artistiche e culturali, fanno di Brisighella il luogo ideale per un soggiorno dedicato alla cura di sè stessi e alla riscoperta di perdute emozioni.

Brisighella

Brisighella è situata nella bassa valle del Lamone, a pochi chilometri da Faenza (Km 13), nell’Appennino Tosco-Romagnolo, tra Ravenna (km 60) e Firenze (km 87).
L’antico borgo medioevale e termale si distingue per la spiccata vocazione all’ospitalità e al turismo sostenibile, tanto da essere inserito nel club dei “Borghi più belli d’Italia” e certificato dal Touring Club Italiano con la “Bandiera Arancione”. Vanta inoltre importanti certificazioni quali “Città Slow” e “Città dell’Olio e del Vino”. L’elevato livello dei servizi turistici e la tranquillità dei luoghi, che si mescolano alla storia, alle tipicità enogastronomiche e alle numerose iniziative artistiche e culturali, ne fanno un luogo ideale per un soggiorno dedicato alla cura di sè stessi e alla riscoperta di perdute emozioni.
Se ogni periodo dell’anno è favorevole per un soggiorno a Brisighella, se ne consiglia una visita in particolare dalla primavera all’autunno inoltrato. Il paese è posto ai piedi di tre pinnacoli di gesso su cui poggiano la Rocca Manfrediana del XV secolo, la Torre detta dell’Orologio del XIX secolo costruita su un precedente fortilizio del 1290 e il Santuario del Monticino del XVIII secolo.
Il borgo, composto da un dedalo di viuzze acciottolate, tratti di cinta muraria, scale scolpite nel gesso, racchiude l’antica Via del Borgo meglio nota come “Via degli Asini” per il ricovero che offriva agli animali dei birocciai, una strada sopraelevata e coperta illuminata da archi di differente ampiezza.

A Brisighella, che ha dato i natali ad otto cardinali, numerosi sono gli edifici sacri; su tutti spicca la Pieve di S. Giovanni in Ottavo o Pieve del Thò, suggestiva basilica in stile romanico a tre navate, eretta attorno all’ottavo secolo e ricostruita in forma più ampia tra l’XI e il XII secolo. A circa cinquecento metri dal centro storico, con una suggestiva passeggiata si raggiunge lo Stabilimento Termale, dotato di una piscina all’aperto. Incastonati nei gessi di Brisighella, a pochi chilometri dal paese, il Centro Visite di Cà Carnè e la Grotta Tanaccia rappresentano alcuni tra gli ambienti più belli del Parco Regionale della Vena del Gesso romagnola. Le numerose feste e sagre che si svolgono nel corso dell’anno contribuiscono a far conoscere i prodotti tipici, l’arte, la storia e l’architettura di questo luogo che conserva immutate tradizioni di fascino e bellezza.

Maggiori informazioni:
Brisighella (RA)
56 km da Cervia

San Leo

San Leo, meravigliosa capitale d’arte, citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, è il fulcro della regione storica del Montefeltro ed è la città che gli ha dato il nome.

San Leo

L'antichissimo borgo è situato su un enorme masso roccioso tutt'intorno invalicabile, alle spalle della Repubblica di San Marino e della Riviera di Rimini, nella Val Marecchia.
San Leo, meravigliosa capitale d’arte, citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, è il fulcro della regione storica del Montefeltro ed è la città che gli ha dato il nome. Nota per le sue vicende storiche e geopolitiche, location per film e documentari, meta turistica d’eccellenza, è la perla preziosa custodita dalla provincia di Rimini.
La straordinaria conformazione del luogo, un imponente masso roccioso con pareti a strapiombo ne ha determinato, fin dall’epoca preistorica, la doppia valenza militare e religiosa, testimoniate da manufatti di grandissimo pregio. Tutto il possente apparato difensivo, a cui si accede per un`unica strada tagliata nella roccia, sembra essere un prolungamento del masso che lo sostiene, fino alla punta più alta dello sperone dove svetta la Fortezza di Francesco di Giorgio Martini (XV sec).
La città un tempo si chiamava Monte Feltro, da Mons Feretrus, nome legato all’importante insediamento romano sorto intorno al tempio consacrato a Giove Feretrio. Fu oggetto costante di contesa, finchè venne definitivamente conquistata nel 1441 dal giovane Federico da Montefeltro, che duramente contrastò i Malatesta nel dominio della Valle del Marecchia.
Ospitò personaggi come Dante e San Francesco d’Assisi, che qui ricevette in dono il Monte della Verna. Devoluta allo Stato Pontificio nel 1631, divenne aspro carcere dove, tra gli altri, finirono i propri giorni il Conte di Cagliostro (1795) e Felice Orsini (1844). Annoverato tra “I Borghi più Belli d`Italia”, il mirabile centro storico sprigiona il suo fascino in ogni periodo dell'anno.

Oltre alla suggestiva fortezza, si offrono immediatamente allo sguardo gli antichi edifici romanici: Pieve, Cattedrale e Torre. Ad essi si affiancano numerosi palazzi rinascimentali, come il Palazzo Mediceo, con l’elegante Museo di Arte Sacra, la residenza dei Conti Severini-Nardini, il Palazzo Della Rovere, sede del Municipio. Da San Leo si gode, infine, una magnifica vista sui monti circostanti, lungo la vallata del Marecchia, giù fino al mare.

Maggiori informazioni:
San Leo (RN)
57 km da Cervia

Casola Valsenio

Il borgo nasce nel 1216, in conseguenza della distruzione da parte dei faentini del castello di Casola, che sorgeva nella collina soprastante. Ma la valle risulta abitata in epoche molto precedenti. Sono stati rinvenuti resti archeologici che testimoniano la presenza di insediamenti etruschi, gallici e romani. Si arriva a Casola Valsenio risalendo la Valle del Senio, tra dolci colline lavorate in ordinati filari di viti.

Casola Valsenio

l borgo nasce nel 1216, in conseguenza della distruzione da parte dei faentini del castello di Casola, che sorgeva nella collina soprastante. Ma la valle risulta abitata in epoche molto precedenti. Sono stati rinvenuti resti archeologici che testimoniano la presenza di insediamenti etruschi, gallici e romani.
Si arriva a Casola Valsenio risalendo la Valle del Senio, tra dolci colline lavorate in ordinati filari di viti.
Prima dell’ingresso nel paese si trova il Cardello, un singolare edificio dove lo scrittore Alfredo Oriani trascorse quasi tutta la vita. In origine l'edificio era la foresteria dell'Abbazia di Valsenio (X secolo circa), esso ne conserva solo in parte l'originale carattere, essendo stato ampiamente rimaneggiato nel 1926. Oggi Casola è assai conosciuta per il Giardino delle erbe officinali, nato nel 1938 ad opera del Prof. Augusto Rinaldi Ceroni, il primo in Italia e tra i più importanti d’Europa per rilievo scientifico.
Ottima la sua enogastronomia, segnalata anche dalla strada del Sangiovese e dei sapori delle colline di Faenza.
Le manifestazioni più importanti sono quelle legate alle erbe e piante officinali e ai frutti "dimenticati", con la riscoperta di antiche ricette.
Festa dei Frutti Dimenticati: nata nel 1981, è una manifestazione unica nel suo genere nel panorama italiano, che attira ogni anno oltre 10.000 presenze e si tiene il terzo fine settimana di ottobre. Gli agricoltori casolani presentano e commercializzano, sia al naturale che lavorati, i piccoli frutti autunnali, come azzeruole, giuggiole, cotogni, pere volpine, mele della rosa, nespole, avellane, sorbe e corbezzoli.
Erbe in fiore: l’ultimo fine settimana di maggio, nel periodo della maggior fioritura, il Giardino delle Erbe "Augusto Rinaldi Ceroni" (un orto botanico di 4 ettari di superficie dove sono coltivate 400 differenti specie di erbe e piante officinali) propone due giornate nelle quali si alternano visite guidate, conferenze e laboratori per conoscere e utilizzare i fiori officinali.

I marroni di Casola Valsenio: nel secondo fine settimana di ottobre i castanicoltori delle vallate del Senio, Sintria e Lamone affollano la piazza centrale con le loro bancarelle colme dei marroni che si producono in circa 400 ettari di castagneti. Nell’occasione vengono proposti piatti a base di marroni, come i castagnacci (tortelli con ripieno di marroni), la polenta di marroni, la torta di marroni, i ravioli dolci di marroni.
Festa di Primavera e dei Carri di Pensiero (antica Festa di Mezza Quaresima, nata nel 1891): è una manifestazione, unica nel suo genere in Italia e al mondo, dedicata alle allegorie in movimento. Protagonisti sono tre grandi carri allegorici costruiti con legno, "grisoli", ferro e gesso, "popolati" da personaggi simbolici che, uniti al carro, creano un'immagine allegorica. La sfilata si svolge il 25 aprile di ogni anno. Dal 2007, i carri sfilano anche di notte, nella serata del 1º maggio. La Festa risale alla fine del XIX secolo ed affonda le sue radici nella tradizione romagnola della Segavecchia e della "Mezzaquaresima".
Casola è una favola: nei sabati di luglio e agosto, nel palco allestito in Piazza Sasdelli, si svolge una rassegna di teatro ragazzi, con la partecipazione di compagnie provenienti da tutta Italia.

Maggiori informazioni:
Casola Valsenio
84 km da Cervia

Bagno di Romagna

Bagno di Romagna è il luogo del benessere per tutte le stagioni, il luogo dove terme, natura, cultura e gastronomia si intrecciano per rendere piacevole ogni momento dell'anno. Ogni tempo, ogni luce, ogni stagione è un omaggio alla filosofia del vivere lento e bene.

Bagno di Romagna

Il piccolo borgo sull'Appennino, nel cuore della Romagna-Toscana, è posto lungo l'E45, la strada a scorrimento veloce che collega Roma, la capitale, a Ravenna, la città di mare custode dei capolavori bizantini. Dista poche decine di km dalla riviera romagnola a nord e dalle città d'arte toscane - Arezzo e Firenze - a sud.
Bagno di Romagna è il luogo del benessere per tutte le stagioni, il luogo dove terme, natura, cultura e gastronomia si intrecciano per rendere piacevole ogni momento dell'anno. Ogni tempo, ogni luce, ogni stagione è un omaggio alla filosofia del vivere lento e bene. Quando l'inverno diventa più rigido, il calore delle acque termali, che sgorgano a una temperatura naturale di 45 gradi, consente di vivere il piacere nordico dei bagni all'aperto, nuotando nelle geometrie bianche della neve.
Quando la primavera stimola la rinascita della natura, Bagno diventa il cuore di un universo di colori: si colorano gli alberi delle ampie distese boschive che salgono verso la Toscana, si colorano i coltivi che scendono verso la pianura romagnola, si colorano i laghi dove è possibile pescare, campeggiare, sostare, passeggiare, prima di scendere per un rigenerante tuffo nelle piscine termali aperte fino a tarda sera. Quando l'estate si fa più calda, il centro storico diventa palcoscenico di arte, cultura e spettacolo, mentre la mulattiera per Corzano, lo storico passeggio alla Fonte del Chiardovo, il nuovo percorso pedonale tra San Piero in Bagno e i Laghi del Monte Còmero sono piccoli scrigni per chi cerca riparo dalla calura.
Quando si avvicina l'autunno è invece il bosco il protagonista: tartufi e funghi arricchiscono le ricette locali, trasformandosi in piatti d'autore nei ristoranti stellati del paese o in ricchi piatti della tradizione rurale negli agriturismi che punteggiano la vallata di Pietrapazza e le pendici del Monte Còmero.

Il Palazzo del Capitano, teatro di mostre d'arte e sede dell'archivio storico e della biblioteca, e la Basilica di Santa Maria Assunta, di impianto romanico nobilitata dalle opere del rinascimento fiorentino, sono il cuore della vita culturale e artistica di Bagno di Romagna, mentre la Foresta della Lama (km 35) e la riserva integrale di Sasso Fratino nel cuore della Foresta (km 36) sono le perle naturali protette dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna.
Bagno di Romagna è poi al centro di una rete di luoghi di culto. E' attraversata dal selciato della Via dei Romei, rotta di pellegrinaggio tra il Nord Europa e Roma, e nelle sue vicinanze sono il Monastero di Camaldoli (km 28), il Santuario de La Verna (km 42), dove San Francesco ricevette le stigmate, e la Basilica di Sarsina (km 20), di cui si è appena celebrato il millennio.

Maggiori informazioni:
Bagno di Romagna (FC)
74 km da Cervia

Montebello

Dall'alto dei suoi 436 metri, Montebello domina elegante la valle del Marecchia e dell'Uso, offrendo anche al visitatore più esigente un affascinante percorso tra storia, arte e natura.

Montebello

Lasciata alle spalle la costa romagnola, basta salire su una delle numerose alture dell'entroterra riminese per ritrovare la quiete.
Dall'alto dei suoi 436 metri, Montebello domina elegante la valle del Marecchia e dell'Uso, offrendo anche al visitatore più esigente un affascinante percorso tra storia, arte e natura.
La poderosa rocca, un tempo teatro di numerose battaglie, ci offre oggi silenziosa un panorama mozzafiato; segnata da una storia millenaria, ci guida alla scoperta dei suoi tesori nascosti, nonché dei suoi misteri.
Chi è Azzurrina?
"...Anno dopo anno, i colori di quel mondo e di quella storia iniziarono a spegnersi. I ricordi divennero polvere nella mente dei posteri ed il tempo ne approfittò per continuare indisturbato il suo corso. Passò un secolo.
Montebello cambiò i propri signori regnanti. I nuovi castellani vennero a conoscenza,dalle voci dei più anziani, di una vecchissima leggenda legata alla rocca. Parlava di una strana bimba dalla pelle pallida ed i capelli azzurri. Durante certi giorni, all'imbrunire, un flebile lamento sembrava provenire dal nevaio. Era appena percettibile e bisognava essere molto attenti per udirlo. Passò quasi un altro secolo e tutti, proprio tutti si dimenticarono di Deline. La sua vicenda pareva essere definitivamente sepolta nel passato. Poi, un giorno, uno strano giorno, incominciarono improvvise le apparizioni..."


Maggiori informazioni:
Montebello (RN)
44 km da Cervia

Ravenna

Ravenna è città colma d'arte e cultura. È la città del mosaico, una città antica, eletta per ben tre volte capitale: dell'Impero Romano d'Occidente prima, del Regno goto sotto Teoderico poi, e per ultimo dell'Impero bizantino in Europa. La magnificenza di quel periodo ha lasciato una grande eredità di monumenti: sono ben otto gli edifici che sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.

Ravenna

Ravenna è situata a pochi chilometri dal Mare Adriatico. La sua provincia costituisce la parte settentrionale della Romagna, e si stende dal mare fino alle dolci colline dell’Appennino.
Ravenna è città colma d'arte e cultura. È la città del mosaico, una città antica, eletta per ben tre volte capitale: dell'Impero Romano d'Occidente prima, del Regno goto sotto Teoderico poi, e per ultimo dell'Impero bizantino in Europa. La magnificenza di quel periodo ha lasciato una grande eredità di monumenti: sono ben otto gli edifici che sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. La città conserva le spoglie di Dante Alighieri e ne mantiene viva la memoria con importanti manifestazioni. A due passi dal mare, Ravenna offre anche una ricca varietà di occasioni di soggiorno e vacanza.
L’offerta culturale di Ravenna è ricca e diversificata in ogni stagione.
Oltre alla possibilità di visitare tutti gli otto monumenti Unesco (Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano, Cappella di S. Andrea, Battistero degli Ariani, Basilica di S. Apollinare Nuovo, Mausoleo di Teodorico, Basilica di S. Apollinare in Classe); il MAR - Museo d’Arte della città propone esposizioni periodiche di alto profilo e ospita diverse collezioni permanenti, tra cui la Collezione dei Mosaici Contemporanei; il Tamo. Tutta L'Avventura del Mosaico, nel Complesso di San Nicolò, è una mostra permanente, interattiva e multimediale, dedicata all’arte del mosaico in tutte le sue forme espressive, dall’età antica sino all’epoca contemporanea; il Museo Nazionale di Ravenna espone un variegato complesso di raccolte, tra le quali reperti da scavi di epoca romana e bizantina. Il Parco della Pace è una esposizione a cielo aperto di opere musive realizzate da artisti di fama internazionale.

La suggestiva “zona del silenzio” in centro storico conserva la tomba del Sommo Poeta, il Quadrarco di Braccioforte e la Basilica di San Francesco. Durante tutto il mese di settembre in questi luoghi si svolgono celebrazioni ed eventi spettacolari in onore del Sommo Poeta. Nelle silenziose sale della Biblioteca Classense sono visibili cimeli di Lord Byron e di tanti altri importanti personaggi storici che soggiornarono nella città. Il Museo Risorgimentale ospita incisioni, documenti, oggetti del Risorgimento e memorie della vicenda garibaldina a Ravenna e del culto che ne derivò. I Giardini Pubblici della città fanno da cornice alla cinquecentesca Loggetta Lombardesca e accolgono il Planetario. La Rocca Brancaleone, di epoca veneziana, ospita un lussureggiante giardino e l’arena per spettacoli all’aperto.

Maggiori informazioni:
Ravenna
24 km da Cervia

Cesena

Una delle più importanti mete d’arte della Romagna, Cesena è anche tappa obbligata per gli amanti della buona cucina e del buon vino. La Signoria dei Malatesta le garantì un periodo di notevole splendore e donò alla città inestimabili ricchezze culturali, architettoniche e artistiche tuttora apprezzabili.


Cesena

Affacciata sull’Appennino romagnolo, a circa 15 km. dalla Riviera Adriatica di Rimini e a circa 30 km. da Ravenna, sorge la bella città malatestiana di Cesena.
Una delle più importanti mete d’arte della Romagna, Cesena è anche tappa obbligata per gli amanti della buona cucina e del buon vino. La Signoria dei Malatesta le garantì un periodo di notevole splendore e donò alla città inestimabili ricchezze culturali, architettoniche e artistiche tuttora apprezzabili. Il posto di rilievo internazionale che occupa nel comparto agroalimentare e le sue tradizioni gastronomiche la collocano fra le destinazioni più significative dell’entroterra romagnolo.
Cesena è un’interessante meta durante tutto l’anno. Tra i suoi tesori d’arte, la Biblioteca Malatestiana, considerata uno degli esempi più significativi di biblioteca quattrocentesca italiana, si presenta inalterata così come ai visitatori di cinque secoli fa. Per la sua straordinaria rilevanza è stata inserita nel patrimonio dell’Unesco come ‘Memoria del mondo’. Cesena deve alla signoria dei Malatesta anche la sua Rocca, una delle più imponenti della Romagna che tutta si può vedere dai suoi spalti, con la ‘corte’ e due torrioni centrali: il ‘maschio’ e la ‘femmina’. In quest’ultimo è allestito il Museo di Storia dell’Agricoltura che offre ai visitatori uno spaccato sul mondo rurale romagnolo nel corso dei tempi.
Di sicuro fascino sono poi i misteriosi camminamenti interni alle mura. Una visita a Cesena non può prescindere da una passeggiata lungo le vivaci vie del centro, da Piazza del Popolo a Palazzo del Ridotto, dominato dalla statua bronzea di Pio VI, dalla Cattedrale di S. Giovanni Battista, con la Cappella della Madonna del Popolo e il museo di arte Sacra che conserva il prezioso dipinto della Madonna della Pera di Paolo Veneziano, al Teatro “Alessandro Bonci”, vero gioiello neoclassico.


L’offerta culturale si completa con il museo di Scienze Naturali, la Pinacoteca comunale e il museo Archeologico, quello della Centuriazione. Su un colle, visibile da ogni parte della città, sorge la millenaria Abbazia di Santa Maria del Monte. Celebre per la collezione di ex-voto risalenti anche a oltre cinque secoli fa, tra le più ricche d’Europa, e per l’imponente cupola dipinta da Giuseppe Milani, ospita opere pittoriche di valore e il laboratorio del restauro del libro antico.
La tradizione culinaria del territorio è assai varia, va dalle determinanti influenze toscane del crinale appenninico ai sapori marinari della costa. In tavola, immancabili sono la piadina, da gustare anche nei tipici chioschi, e i suoi vini, dal rosso e rinomatissimo Sangiovese, che si sposa perfettamente con le “minestre” e le carni, ai bianchi Albana e Trebbiano. Cesena è inoltre attraversata dalla Strada dei vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena.

Maggiori informazioni:
Cesena (FC)
22 km da Cervia

Rimini

Località di soggiorno estivo di fama internazionale, si estende per 15 km lungo la costa del mare Adriatico con hotel, locali notturni, attrezzature balneari e impianti sportivi. Rimini non è però solo un luogo di villeggiatura della Riviera romagnola, ma anche una città di livello storico-culturale non indifferente.

Rimini

Area di vacanza per eccellenza, Rimini vanta una lunga tradizione turistica. Fu infatti nel 1843 che venne inaugurato il primo stabilimento balneare in Italia sulla spiaggia di Rimini. Da allora, attraverso gli anni, questa vocazione dell'ospitalità si diffuse da Rimini lungo tutta la costa, da Riccione a Cattolica, da Bellaria a Misano.
Rimini ha registrato anche una progressiva valorizzazione turistica del proprio entroterra che per le sue bellezze naturali, le attrattive storiche e le tradizioni artigianali e gastronomiche offre una valida integrazione della vacanza balneare. Questa terra, infatti, è ricca di reliquie del passato, memoria di una storia antica che risale all'antica Roma.
Città etrusca e celta, colonia di diritto latino dell'anno 268 a.C., municipio imperiale all'epoca di Augusto, Rimini fu dotata di splendidi monumenti.
Più tardi, durante il Rinascimento, fu capitale della Signoria dei Malatesta e conobbe gli splendori di una corte magnifica e la presenza di architetti, pittori e scultori fra i più famosi d'Italia. L'Arco di Augusto e il Ponte di Tiberio, il Tempio Malatestiano e la Rocca di Sigismondo a Rimini, e i numerosi castelli e le antiche chiese sorti sulle colline dell'entroterra, rappresentano un patriminio artistico e culturale che vale la pena conoscere.Da non perdere è una visita al Museo della città che custodisce il passato di Rimini e del suo territorio, dalla formazione geologica ai nostri giorni, attraverso millecinquecento opere.

A due passi dal Museo, è stata recentemente portata alla luce un’abitazione dall’età romana denominata Domus del chirurgo, una piccola Pompei con i suoi splendidi mosaici ed un eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico, considerato il più ricco al mondo giunto dall'antichità. comprendente monumenti e opere d’arte di epoche diverse, che testimoniano oltre duemila anni di storia.
L'impianto urbanistico e i caratteri ambientali del centro storico sono essi stessi il risultato della stratificazione di epoche differenti, che nell’alternarsi di periodi di decadenza e di rinascita ne hanno determinato la complessità attuale. I più importanti monumenti risalgono all’età romana (Arco d’Augusto e Ponte di Tiberio) e al Rinascimento (Tempio Malatestiano).

Maggiori informazioni:
Rimini
33 km da Cervia

Pennabilli

Il rinomato centro di turismo ambientale e culturale, cantato da Tonino Guerra, ospita numerosi “luoghi dell’anima”, gran parte del suo territorio è posto all’interno del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello che invita a rilassanti passeggiate nel lussureggiante Appennino.

Pennabili

La località dell'alta Val Marecchia è posta sulle pendici occidentali del Monte Carpegna degradanti verso il fiume Marecchia, facilmente raggiungibile dalla Riviera di Rimini. Il rinomato centro di turismo ambientale e culturale, cantato da Tonino Guerra, ospita numerosi “luoghi dell’anima”, gran parte del suo territorio è posto all’interno del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello che invita a rilassanti passeggiate nel lussureggiante Appennino.
Pennabilli deve il suo assetto urbano all`unione di due antichi castelli, quello dei Billi sopra la Rupe e quello di Penna sopra il Roccione.
Di origini antichissime, ha visto succedersi gli Umbri, gli Etruschi e i Romani e intorno al Mille, l’abitato si è sviluppato con fortificazioni, difese ed edifici sacri fino a strutturare il bel centro storico. Nel 1004 un discendente della famiglia Carpegna, soprannominato "Malatesta", iniziò la costruzione della Rocca sul Roccione segnando la nascita del celebre casato che, sceso da Penna prima a Verucchio e poi a Rimini, avrebbe assoggettato tutta la Romagna.
E’ sede vescovile della Diocesi di San Marino-Montefeltro la cui presenza fin dal 1572 ad opera di Gregorio XIII ha fortemente caratterizzato l’assetto urbano mediante imponenti opere di edilizia religiosa che possiamo tutt`ora ammirare.

Le testimonianze del passato, il patrimonio monumentale e artistico presenti nel centro storico e nelle frazioni, creano un percorso culturale di prestigio, godibile nella bella stagione, dalla primavera all'autunno, avvalorato anche dai numerosi musei: Museo Diocesano del Montefeltro “A. Bergamaschi”, Mateureka Museo del Calcolo, Museo del Parco Sasso Simone e Simoncello, Il Mondo di Tonino Guerra e I Luoghi dell’anima, le cui singolari realizzazioni si incontrano a Pennabilli e dintorni, caratterizzando un bizzarro e accattivante percorso poetico.
Ogni anno, nel mese di luglio, presso palazzo Olivieri si tiene la Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato, una delle prime e più qualificate rassegne italiane. Folcloristica e di respiro internazionale è anche la manifestazione "Artisti in piazza" - Festival internazionale d’arte in strada, che si svolge nella seconda decade di giugno.

Maggiori informazioni:
Pennabilli (RN)
79 km da Cervia

Faenza

Faenza raggiunse il suo splendore nel periodo rinascimentale. Qui l’arte della ceramica ha coniugato il nuovo all’antico e un vivace senso artistico si ritrova nelle botteghe artigiane come negli splendidi palazzi, nei pregevoli arredi urbani, nelle scuole d’arte come nelle manifestazioni culturali che si svolgono nel corso dell’anno.

Faenza

Faenza, attraversata dalla via Emilia, è una città di origine romana. Se del periodo medievale restano solo poche importanti testimonianze architettoniche, come in S. Ippolito e nelle chiese di S. Maria Foris Portam e della Commenda, non si può dire lo stesso di quello che fu uno dei periodi più fulgidi di Faenza grazie alla Signoria dei Manfredi. Con la riedificazione della Cattedrale nel 1474, infatti, inizia un'epoca fiorente, legata all'arte rinascimentale toscana. Artisti come Giuliano e Benedetto da Maiano, Donatello, i Della Robbia, Biagio d'Antonio da Firenze ed altri, si trasferiscono a Faenza per lavorare. Al periodo barocco si riferiscono, invece, grandi opere architettoniche che creano il volto attuale di Faenza: la struttura delle due piazze principali con la fontana, la torre dell'orologio, le logge e le ali porticate dei palazzi del Comune e del Podestà. Quasi tutte le chiese conventuali vengono poi ricostruite in eleganti linee tardo barocche, così come numerosi palazzi gentilizi. Felicissima resta l'età della fioritura neoclassica dalla fine del XVIII secolo fino al primo trentennio del successivo, con esempi di rilevanza artistica attraverso l'opera di Giuseppe Pistocchi, Giovanni Antonio Antolini, Felice Giani, Gaetano Bertolani, Gianbattista e Francesco Ballanti Graziani, Antonio Trentanove e Pietro Tomba.
Tra le numerose realizzazioni, Palazzo Milzetti suggella magistralmente, sia sotto il profilo architettonico che decorativo, quella che è stata la civiltà romagnola del neoclassicismo.Faenza delle ceramiche


La ceramica a Faenza vanta una tradizione plurisecolare che ancora oggi continua a rivestire una notevole importanza in quanto espressione di artigianato e di industria.
La città, per la posizione geografica che ne fa un punto di incontro tra la cultura padana e quella toscana, ha saputo costituirsi come centro ceramico di primaria importanza sin dal Medioevo.
La fama di questi prodotti faentini è tale che la maiolica viene conosciuta in tutto il mondo con il nome francese di Faience.

Maggiori informazioni:
Faenza (RA)
50 km da Cervia

Forlì

Forlì conserva tracce significative sia dell'epoca romanica sia di quella rinascimentale, che ha visto Caterina Sforza signora incontrastata della città. Notevole è anche la presenza di un ricco patrimonio del periodo razionalista degli anni venti e trenta.

Forlì

Fondata dai Romani nel II secolo A.C. con il nome di Forum Livii all'incrocio della via consolare con la strada che portava in Toscana, la città è situata nella parte orientale della Pianura Padana lungo la Via Emilia, a pochi chilometri dalle località balneari della riviera adriatica (km 30-35) e ai piedi delle verdi colline dell’Appennino tosco-romagnolo.
Forlì conserva tracce significative sia dell'epoca romanica sia di quella rinascimentale, che ha visto Caterina Sforza signora incontrastata della città. Notevole è anche la presenza di un ricco patrimonio del periodo razionalista degli anni venti e trenta. Città d'arte dunque, ma non solo. E' sede di un importante Polo universitario con facoltà di prestigio, di un Centro polifunzionale a valenza regionale, la Fabbrica delle Candele, dedicato alla creatività e alla formazione giovanile.
Si parte dal centro della vita cittadina, Piazza Aurelio Saffi, con il monumento dedicato a Saffi. Qui si rileva un’impronta moderna per via dell’intervento massiccio effettuato durante l’epoca fascista; il Palazzo del Municipio, invece, è di origine medioevale, mentre il Palazzo del Podestà risale al ‘400.

Sempre sulla piazza, il monumento che più contraddistingue la città è la Basilica di S. Mercuriale, antica abbazia con l’imponente campanile romanico che svetta e numerose opere d’arte all’interno; poco oltre incontriamo il Duomo, che ha subito ulteriori rifacimenti intorno al 1970. Corso Diaz, Corso Garibaldi, Corso della Repubblica e Corso Mazzini attraversano la città, ognuno con le sue peculiarità ma tutti legati elegantemente da un equilibrio formale, ricchi di negozi e bar.

Forli è anche e soprattutto terra di cultura con i numerosi musei presenti, tra i quali il Museo Civico Archeologico A. Santarelli, la Pinacoteca Civica, il Museo Etnografico Romagnolo Pergoli, Villa Saffi, il Museo del Risorgimento Aurelio Saffi, il Museo Romagnolo del Teatro.

Maggiori informazioni:
Forli
30 km da Cervia

Bologna

Antichissima città universitaria, ospita numerosi studenti che ne animano la vita culturale e sociale. Nota per le sue torri e i suoi lunghi portici, possiede un ben conservato centro storico, fra i più estesi d'Italia.

Bologna

Capoluogo di provincia e della regione Emilia Romagna, Bologna è situata tra le montagne dell'Appennino tosco-emiliano ed il cuore della Pianura Padana. Punto d’incontro tra nord e sud, tra est e ovest, da Bologna si raggiungono facilmente la Riviera Adriatica nonché Venezia, Firenze, Milano e Roma.
Città d’arte, cultura e commercio con un'efficiente struttura fieristica e una rinomata tradizione manifatturiera e motoristica, Bologna è nota per i quasi 40 km di portici, i più lunghi del mondo. Chiamata anche la “Dotta”, per via della sua antica Università, e la “Grassa” per la sua gastronomia, la città si fregia del titolo "Città creativa della Musica UNESCO" e vanta un centro storico medievale tra i più estesi e meglio conservati d’Europa, brulicante di locali, osterie, teatri e botteghe. Patria di grandi artisti tra cui Giorgio Morandi, Guido Reni, i Carracci, Guercino, Aspertini, il suo fascino ha catturato anche personaggi illustri come Mozart, Carducci, Dante, Rossini e il Nobel per la Fisica, Guglielmo Marconi.
Con la sua arte e la sua storia Bologna sorprende il viaggiatore in tutte le stagioni, dalla festosa atmosfera dell’estate bolognese a quella magica delle illuminazioni natalizie. Un primo sguardo alla città non può che aversi dalla bella Piazza Maggiore dove palazzi medievali, testimoni della vivace vita pubblica e di un'intensa attività economica, si coniugano perfettamente con la modernità, conservando il loro fascino antico. Ne è l'esempio Palazzo D'Accursio, sede del Comune, all’interno del quale troviamo la moderna Biblioteca multimediale Salaborsa in stile liberty e gli scavi archeologici romani visibili da un moderno pavimento in vetro.

Tra i simboli di Bologna si annoverano la Fontana del Nettuno del Giambologna e le torri medievali. Fra tutte, s’innalzano maestose le Due Torri quella degli Asinelli (98 metri) e la sua “gemella” Garisenda (48 metri, citata nell'Inferno di Dante). L’Alma Mater Studiorum è la più antica Università d’occidente. La sua prima prestigiosa sede, l’Archiginnasio, si fregia di pareti dipinte con stemmi degli studenti e del Teatro Anatomico dove anticamente si svolgevano le lezioni di anatomia con tanto di dissezioni. Lungo le antiche vie e gli infiniti portici, una meraviglia del tutto inattesa sono poi i canali risalenti al XII secolo e visitabili anche nei percorsi sotterranei.
Un ricco patrimonio di opere artistiche è racchiuso nei suoi numerosi Musei e Gallerie, così come nei molteplici edifici religiosi tra i quali primeggiano il Complesso di Santo Stefano; quello di San Domenico che custodisce l’arca marmorea con le spoglie del Santo, opera di Nicolò dall'Arca con sculture di Michelangelo, e infine Santa Maria della Vita, che vanta un altro capolavoro di Nicolò dall'Arca, il gruppo plastico della Pietà.


Maggiori informazioni:
Bologna
100 km da Cervia

CerviAvventura

Situato all’interno del noto Parco Naturale, CerviAvventura è il nuovo parco avventura della riviera romagnola. Con i suoi 5 percorsi acrobatici sospesi tra i pini, permette di vivere momenti indimenticabili, in piena sicurezza e all'insegna del puro divertimento.

Cervia Avventura

Situato all’interno del noto Parco Naturale delle terme, area di grande valenza ambientale, Cerviavventura è il nuovo parco avventura della riviera romagnola.
Con i suoi 5 percorsi acrobatici sospesi tra i pini, permette di vivere momenti indimenticabili, in piena sicurezza e all'insegna del puro divertimento.
Si tratta di percorsi sospesi, costituiti da funi, piattaforme e giochi in legno che collegano, a varie altezze, alberi con il fusto di diametro superiore a 30 cm.
Tali collegamenti permettono ai fruitori (bambini, ragazzi e adulti) di spostarsi da un albero all’altro, senza toccare terra ed in assoluta sicurezza.
I percorsi di CerviAvventura sono appositamente studiati per consentire ad un pubblico di tutte le età di divertirsi, le emozioni sono garantite dal grado crescente di difficoltà che consente a chiunque di cimentarsi in questa nuova avventura.
Un'esperienza da ricordare, adatta ad adulti e bambini, ideale per famiglie e gruppi scolastici, particolarmente coinvolgente se vissuta insieme ad amici e colleghi.
Tutti i giorni dalle 14:30 alle 19:30; la biglietteria chiude alle 17:30



TARIFFE:
Non si effettuano ingressi dalle 13 alle 13.30
bimbi (altezza <120cm, 2ore e 30 min.): intero €10, ridotto €9; abbonamento 4 ingressi stagionale €25
ragazzi (altezza <140cm, 2 ore e 30 min.): intero €15, ridotto €13; abbonamento 4 ingressi stagionale €30
adulti (altezza >140cm 2 ore e 30 min.): intero €20, ridotto €16; abbonamento 4 ingressi stagionale €40
serale su prenotazione (min. 15 persone): €18

Maggiori informazioni:
Dal 16 Aprile al 25 Settembre
Via Forlanini 48015 Milano Marittima
cerviavventura@atlantide.net
0544 995671
www.atlantide.net/cerviavventura

Aquafan

Costruito sulla celebre collina di Riccione, Aquafan offre divertimenti acquatici per tutti i gusti: acquascivoli, piscina a onde, fiume lento e veloce, piscine tematizzate per bambini, vasche idromassaggio, vari spettacoli e divertenti momenti d'animazione.

AquaFan

Aquafan, celebrato come il più famoso parco acquatico d’Europa, deve il suo successo anche al fatto di non essere semplicemente un acquapark.
Dal 1987 ad oggi, Aquafan ha saputo sempre confermare la sua capacità di lasciare un proprio segno sulle mode e le tendenze, ritagliandosi un qualificante ruolo di osservatorio e laboratorio dei trend e dei linguaggi.
Attivo dal 1987, Aquafan è stato uno dei primi parchi acquatici ad essere inaugurati in Italia.
Costruito sulla celebre collina di Riccione, Aquafan occupa una superficie totale di 150.000 mq (11.500 mq di piscine, 78.500 mq di aree verdi e servizi, 60.000 mq di parcheggio) ed offre divertimenti acquatici per tutti i gusti: acquascivoli, piscina a onde, fiume lento e veloce, piscine tematizzate per bambini, vasche idromassaggio, vari spettacoli e divertenti momenti d'animazione.
All'interno di Aquafan si trova un locale molto famoso tra i giovani: la discoteca Walky Cup;

qui hanno suonato i loro primi dischi deejay divenuti poi molto famosi come Fiorello, Amadeus e molti altri.
Nel 2004 la direzione di Aquafan ha provveduto ad ampliare notevolmente l'offerta dello svago costruendo nei pressi del parco acquatico due nuove importanti strutture: il cinema IMAX ed il nuovo Parco Oltremare dedicato alla vita marina e di natura ludico-didattica.
Prezzi:
Biglietto Intero 30 €
Biglietto ridotto (bambini tra i 100 e i 140 cm) 21 €
Biglietto senio (over 65) 21 €
Il biglietto di ingresso vale 2 giorni a scelta

Maggiori informazioni:
Dal 1 giugno fino al 10 Settembre
Viale Ascoli Piceno, 6 - 47838 Riccione
info@aquafan.it
0541/4271 - 0541/603050
www.aquafan.it

Fiabilandia

Luogo ideale per tutta la famiglia con oltre 30 attrazioni immerse in 150.000 mq di verde e coinvolgenti spettacoli dal vivo; fantasia ed immaginazione si fondono per regalarvi una giornata veramente speciale.

Fiabilandia

Fiabilandia è estesa su un'aerea di 120.000 metri quadrati su cui sono disposte le varie attrazioni, all'interno si trova anche un'apposita struttura dove, ogni anno, vengono allestite varie mostre che, di volta in volta, affrontano argomenti differenti.
Luogo ideale per tutta la famiglia con oltre 30 attrazioni immerse in 150.000 mq di verde e coinvolgenti spettacoli dal vivo; fantasia ed immaginazione si fondono per regalarvi una giornata veramente speciale.
Gli imperdibili show dal vivo sono: Capitan Uncino, eterno nemico ci peter pan con tutti i personaggi dell'Isola che non c'è, Buffalo Bill, show ambientato nel Far West in pure stile western e Dove i Sogni son Desideri, live show dedicato alle favole.
All'interno della "Casa del Contadino", con un arredamento originale dei primi del ‘900, si trovano tantissime informazioni sulle antiche tecniche di conservazione naturale di cibi, ortaggi, e frutti.
il "Percorso delle Piante Odorose" ove riscoprire i profumi di circa 100 varietà di piante aromatiche.



Il lago Bernardo, che ospita diverse specie di uccelli (pellicani, oche, anatre, cigni, ecc.) in quella che ormai è considerata una vera e propria riserva naturale;l'"Exotario", dove sono riprodotti gli habitat di alcuni degli animali più difficili da incontrare, come serpenti, scorpioni, piranha e iguane, per aiutarti a conoscerli meglio anche grazie alle schede informative presenti lungo il percorso.
Il biglietto d'ingresso al Parco vale anche il giorno dopo.
Biglietti:
Adulti e ragazzi sopra i 130 cm: 23.50€
Bambini (da 3 anni a 130 cm): 16.50€
Ingresso gratutito per i bambini sotto i 3 anni e i 100 cm di altezza.

Maggiori informazioni:
Da Aprile a Novembre
Via Cardano, 15 - 47924 Rivazzurra
fiabilandia@fiabilandia.it
0541.372064 / 0541.372998
www.fiabilandia.it

Mirabilandia Beach

Il parco acquatico Mirabilandia Beach, inaugurato nel 2003, offre in un'atmosfera caraibica numerosi scivoli (tutti da percorrere a bordo di speciali gommoni), un fiume lento e una laguna di 4000mq nella quale si trova El Castillio: un castello acquatico con numerosi scivoli per i più piccoli e cannoncini ad acqua per intraprendere divertentissimi duelli.

Mirabilandia Beach

Il parco acquatico Mirabilandia Beach, inaugurato nel 2003, offre in un'atmosfera caraibica numerosi scivoli (tutti da percorrere a bordo di speciali gommoni), un fiume lento e una laguna di 4000mq nella quale si trova El Castillio: un castello acquatico con numerosi scivoli per i più piccoli e cannoncini ad acqua per intraprendere divertentissimi duelli.
Anche gli scivoli di Mirabilandia Beach hanno nomi fantasiosi ed invitanti, ispirati dall'atmosfera tropicale del parco: il Salto Caribe, il Salto Tropical, il Rio Diablo e per i più impavidi il Vuelta Vertigo. Rio Angel è un fiume "lento" lungo più di mezzo chilometro che circonda le attrazioni di Mirabilandia Beach, qui si può godere il sole, cullati dalle onde dell'acqua.
A tutti i bambini Mirabilandia Beach propone Baby Dance, con animatrici che coinvolgono i più piccoli in danze e canti. Per chi vuole mantenere la forma fisica divertendosi, invece, ci sono gli immancabili i corsi di Acquagym e i Balli di Gruppo.

Per accedere al parco acquatico Mirabilandia Beach è necessario pagare un supplemento ed essere in possesso di un biglietto valido per l'ingresso a Mirabilandia.
All'interno dell'acquapark è attivo un servizio di ristorazione e le doccie, gli sdrai e gli ombrelloni sono disponibili gratuitamente fino ad esaurimento.


Maggiori informazioni:
Apertura Giugno
Mirabilandia, SS 16 Adriatica km. 162
mirabeach.mirabilandia.it

Mirabilandia

Con 850.000 mq Mirabilandia detiene il primato di parco più grande d’Italia. Grazie a un’offerta continuamente aggiornata e ad attrazioni esclusive rivolte a famiglie con bambini, ma anche a giovani e adulti in cerca di forti emozioni, da Aprile Mirabilandia è pronta ad accogliere i suoi visitatori con grandi sorprese.

Mirabilandia

Con 850.000 mq Mirabilandia detiene il primato di parco più grande d’Italia. Grazie a un’offerta continuamente aggiornata e ad attrazioni esclusive rivolte a famiglie con bambini, ma anche a giovani e adulti in cerca di forti emozioni, Mirabilandia per la stagione 2019 è pronta ad accogliere i suoi visitatori con grandi sorprese.

Guinness dei primati anche per alcune delle 48 attrazioni: Divertical è il più alto water coaster al mondo, Katun il più lungo inverted coaster in Europa, iSpeed il più alto e veloce launch coaster in Italia ed Eurowheel, la seconda ruota panoramica più alta del continente. Per i più piccoli la divertente Dinoland, la più vasta area presente in un parco divertimenti dedicata al mondo dei dinosauri. Grazie all’uso di tecnologie all’avanguardia, a Mirabilandia è presente anche la realtà virtuale a bordo di Master Thai, un duelling coaster che regala una straordinaria esperienza immersiva.



Forte di una grande esperienza, Mirabilandia ha ottenuto importanti riconoscimenti, aggiudicandosi più volte il Parksmania Award, l’Oscar italiano del divertimento.
Plus della stagione estiva è il parco acquatico Mirabeach. Recentemente ampliato con ulteriori 20.000 mq, il parco in stile caraibico con sabbia bianchissima e una laguna cristallina ospita 6 nuovi scivoli, una nuova area Vip e una piscina a onde di 2.000 mq. Per non perdersi neppure un’attrazione, i visitatori di Mirabilandia hanno a disposizione due giornate consecutive di visita, grazie alla promozione Il giorno dopo entri gratis!

Maggiori informazioni:
Apertura Aprile
SS 16 Adriatica 162, Savio
www.mirabilandia.it

Atlantica

Atlantica è il grande parco acquatico di Cesenatico, uno dei parchi tematici più importanti e frequentati della Riviera Adriatica. Si estende su una superficie di 100.000 mq, di cui 42.000 mq di area verde e 5.700 mq di specchi d’acqua.

Atlantica

Il parco acquatico Atlantica è oggi una delle sedi più importanti di attrazione e richiamo della costa adriatica. Si estende su una superficie di 100.000 mq, di cui 42.000 mq di area verde e 5.700 mq di specchi d’acqua.
A metà strada fra Rimini e Ravenna, nel territorio del Comune di Cesenatico nel Piazzale Marco Polo 4, sorge Atlantica Park. Uno dei più importanti parchi della Costa Adriatica, fu inaugurato nel 1988, pensando non solo ai giovani ma soprattutto alle famiglie.
La balena gigante, in scala 1:1, è il simbolo di Atlantica, è situata all’ingresso del parco e bisogna attraversare la sua pancia su gommoni colorati, una fantastica attrazione per i bambini.
Tra i giochi acquatici vi sono i diversi tipi di "Onde".
Onda Lenta River: un viaggio di un km lento e tranquillo a bordo di gommoni su un fiume artificiale attraverso un paesaggio surreale.
Onda lunga Anaconda: 400 metri di vorticosi e velocissimi scivoli che si snodano da torri alte più di 15 metri.
Onda Pazza Kamikaze: adatto ai giovani che desiderano sperimentare l’emozione estrema di piombare in picchiata nell’acqua partendo da una pendenza iniziale del 60%.




Piscina Onde: tre diversi movimenti di onde artificiali in una grande piscina circolare al centro della quale emerge un atollo attrezzato a zona di animazione.
Onda Baby: è lo spazio dedicato al divertimento dei più piccoli, che potranno godersi acquascivoli e giochi d’acqua in tutta sicurezza.
Prezzi:
Ingresso giornaliero adulti 16 euro, giornaliero bambini 13 euro (dai 5 ai 11 anni).

Maggiori informazioni:
Piazza Marco Polo 4, Cesenatico
info@atlanticacesenatico.com
0547 83654
www.atlanticacesenatico.com

Oltremare

Oltremare si trova sulla collina di Riccione, vuole essere un esaltante tributo al nostro pianeta e al nostro mare, in cui l'intrattenimento diventa un'opportunità di apprendimento. Questo parco tematico, con i suoi stimoli educativi, ricchi, divertenti e spettacolari, ha lo scopo di promuovere la conservazione del patrimonio ambientale con particolare attenzione all’Adriatico e alle sue coste.

OltreMare

Il nuovo parco di Oltremare si trova sulla collina di Riccione, vicino ad Aquafan, e vuole essere un esaltante tributo al nostro pianeta e al nostro mare, dove l'intrattenimento diventa un'opportunità di apprendimento. Questo parco tematico, con i suoi stimoli educativi, ricchi, divertenti e spettacolari, ha lo scopo di promuovere la conservazione del patrimonio ambientale con particolare attenzione all’Adriatico e alle sue coste.
Il Parco Oltremare di Riccione, inaugurato nel 2004, permette ai visitatori di scoprire l'affascinante mondo marino e tutto ciò che riguarda la formazione del Pianeta Terra e l'evoluzione della vita. Creato dalla stessa società che gestisce il noto parco divertimenti acquatico Aquafan, Oltremare è frutto di un investimento di ben 70 milioni di euro e si estende su una superficie di 110.000 mq. Il parco si rivolge ad un pubblico di tutte le età, attraverso le sue attrazioni e i suoi spettacoli ricchi di contenuti educativi punta a favorire e promuovere la conservazione del patrimonio ambientale con particolare attenzione all'Adriatico e alle sue coste.
L’area più famosa di Oltremare è la Laguna dei Delfini, dove si assiste agli spettacoli del mitico “delfino curioso” Ulisse e di tutti i suoi amici.



Lo scenario è splendido: la ricostruzione di una baia rocciosa dell’Adriatico, con tribune per il pubblico e un enorme bacino per i delfini, contenente la bellezza di 9 milioni di litri d’acqua di mare. Tra schizzi, salti e danze dei simpatici mammiferi lo spettacolo non potrebbe essere più divertente.
Ad Oltremare si trova anche un’area dedicata unicamente al gioco: Adventure Island. Un regno dei divertimenti fatto di funi, di pertiche e di ponti sospesi, con favolosi percorsi a bordo di navi armate di cannoni ad acqua. Ad Adventure Island i bambini si divertono assieme ai genitori, su attrazioni pensate per soddisfare i gusti più vari. Altre zone di Oltremare da non lasciarsi sfuggire sono Delta e Darwin, dove sono ricreati rispettivamente gli ambienti naturali del Delta del Po e dell’era del Giurassico. Darwin è una grande cupola di vetro e acciaio, dentro la quale si passeggia tra dinosauri, alligatori, fiori e alberi giganti.


Maggiori informazioni:
Da Marzo
Via Ascoli Piceno, 6 Riccione Italia
0541 4271
www.oltremare.org

Italia in Miniatura

Italia in Miniatura ha fatto della fisolofia dell'imparare divertendosi (edutainment) la propria missione, trasformando arte, educazione ambientale, scienza e storia in esperienze divertenti e percorsi educativi e stimolanti, fruibili anche per le scuole.

Italia in Miniatura

Ad Italia in Miniatura, materie come storia, geografia, architettura, fisica e scienza dell'alimentazione, si traducono in un'esperienza vivace e indimenticabile, grazie ad un originale mix di occasioni di gioco e di apprendimento attivo.
Italia in Miniatura è il parco tematico dedicato al patrimonio storico, architettonico e culturale italiano capace di fondere dal 1970 il divertimento con l'apprendimento.
Solo qui, infatti, oltre a vivere grandi emozioni, si può "viaggiare" e addirittura imparare camminando tra le 272 perfette riproduzioni in scala di meraviglie architettoniche del "Bel Paese".
Si può navigare lungo il Canal Grande di Venezia (in scala 1:5) su di una vera gondola ed incontrare Casanova poco prima di arrivare a Piazza San Marco.
A Italia in Miniatura si possono anche esplorare le leggi della fisica giocando nel Luna Park della Scienza, sentirsi il cuore in gola mentre si scendono le rapide di "Canoa", godersi il brivido di un lancio con una gigantesca fionda fino a 55 metri di altezza in poco meno di un secondo (Sling Shot), ammirare il parco dall'alto a bordo della monorotaia Arcobaleno.


I bambini possono anche ingaggiare un'eccitante battaglia d'acqua con Cannonacqua, la riproduzione in scala 1:3 della fortezza malatestiana di Castel Sismondo, dove le torri sono equipaggiate di dozzine di cannoni d'acqua oppure imparare le regole del traffico e della guida sicura in modo divertente presso la Scuola Guida Interattiva.
Italia in Miniatura non ha mai smesso di crescere e di rinnovarsi... E se un giorno solo non basta, il biglietto acquistato vale anche per il giorno successivo.

Maggiori informazioni:
Aperto tutto l'anno
via Popilia n.239 47922 Viserba di Rimini
info@italiainminiatura.com
0541 736736
www.italiainminiatura.com

Casa delle farfalle

Inserita nella suggestiva cornice della pineta di Cervia, la Casa delle Farfalle è un'emozione unica per tutti coloro che amano lasciarsi sorprendere dall'incantevole e sempre vario spettacolo della natura.

Inserita nella suggestiva cornice dalla pineta di Cervia, la Casa delle Farfalle è un'emozione unica per tutti coloro che amano lasciarsi sorprendere dall'incantevole e sempre vario spettacolo della natura.
Casa delle Farfalle & Co. è parco educativo originale e innovativo. L’attrazione principale è la serra climatizzata, di oltre 500 mq, che ospita il volo colorato di centinaia di farfalle tropicali dai colori più spettacolari e variopinti.
Ogni settimana, all'interno della serra, centinaia di crisalidi trovando le condizioni ambientali ideali per completare il loro sviluppo di trasformano in farfalle variopinte che volano libere, mangiano e spesso finiscono il proprio ciclo vitale deponendo le uova, cosicché è possibile osservare tutti i diversi passaggi della metamorfosi (uovo - larva - pupa - farfalla).
Diverse specie di piante ed animali esotici condividono l'habitat della serra con le farfalle (camaleonti, iguane, mantidi religiose, uccelli esotici, piante carnivore) contribuento a costituire insieme un vero e proprio ecosistema.Di fianco alla serra,è presente anche “La Casa degli Insetti”, un padiglione interamente dedicato al mondo degli Insetti: api, locuste, coleotteri e altri stravaganti insetti da tutto il mondo, importanti abitanti di terra, acqua e aria.La serra è integrata da un edificio polifunzionale, che ospita una mostra educativa permanente sul mondo degli insetti e degli invertebrati, un'aula didattica ed un vasto negozio tematico.

Orari di apertura 2022
Dal 2 aprile al 31 maggio venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 18
Dal 1 giugno fino all’11 settembre tutti giorni dalle 9.30 alle 19
Dall’11 al 30 settembre da martedì a domenica dalle 9.30 alle 18
Ottobre e 1 novembre venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 17

Parco Naturale

Il Parco Naturale di Cervia con i suoi 27 ettari di pineta, istituito nel 1963, è stato creato allo scopo di salvaguardare una parte considerevole di ambiente naturale, rendendolo nel contempo fruibile dai turisti e dai visitatori.

Parco Naturale Cervia

Il Parco Naturale di Cervia con i suoi 27 ettari di pineta, istituito nel 1963, è stato creato allo scopo di salvaguardare una parte considerevole di ambiente naturale, rendendolo nel contempo fruibile dai turisti e dai visitatori.

Il Parco Naturale è un luogo dove poter trascorrere ore di assoluta quiete e tranquillità e scoprire profumi e suoni dimenticati, ristabilendo quel contatto la natura che l'uomo ha perso da tempo. Non è un semplice parco verde, ma un vero e proprio gioiello nel cuore di Milano Marittima che offre molteplici possibilità: dal conoscere da vicino tanti animali, in particolare quelli della fattoria, al trascorrere un tranquillo pic-nic all’aria aperta o sorseggiare un caffè in compagnia delle rondini.

E' presente un vero e proprio percorso botanico che indica varie essenze autoctone della pineta di Cervia. L'essenza arborea più rappresentativa è il pino domestico (Pinus pinea) con la sua chioma ad "ombrello" che si differenzia dall'altro pino presente, il Pino marittimo (Pinus pinaster) la cui chioma è invece "piramidale". Altri alberi presenti in buon numero sono le querce, come la roverella (Quercus pubescens) e la rovere (Quercus petraea). Il sottobosco è ricchissimo di arbusti come il rovo ( Rubus ulmifolius), il biancospino (Crataegus monogyna), l'olivello (Hippophae ramnoides), il ligustro, il caprifoglio (lonicera caprifolium) e il crespino (Berberis vulgaris). Piccole orchidee "rallegrano" il suolo.
Una ricca selezione di animali popola il parco. In particolare, il Parco Naturale ha sposato la causa del ripopolamento delle specie autoctone, sia regionali che italiane. Si possono ammirare numerose varietà di: polli, faraone, tacchini, conigli, capre, pecore, cavalli, bovini, asini, cervi, daini, molti dei quali si possono toccare con mano all’interno del recinto della fattoria didattica. Sono presenti le più comuni razze ornamentali: pavoni, fagiani, baby pig, ecc…
Il Parco offre anche tante altre opportunità: dall’orto biologico alle passeggiate a cavallo, ad un ricco programma di eventi che animano il parco dalla primavera all’autunno.
Un punto ristoro a misura di bambino:
Il Binario 9 ¾ è un punto ristoro unico nel suo genere grazie alla particolare struttura in legno, al suggestivo contorno della pineta secolare e ai servizi che offre ad adulti e bambini. E’ un luogo da vivere, in cui ristorarsi assaporando la quiete del parco in qualunque orario del giorno, un punto ristoro ‘educativo’ e un po’ magico dove i più piccoli possono leggere, giocare e partecipare a laboratori didattici, che in parte si sviluppano nella pineta.


Servizi offerti:
- spazio ristoro e area relax
- spazio bambini con giochi
- bookshop
- attività educative
- merende e pranzi con prodotti tipici e non
La Vecchia Fattoria:
Un affascinante incontro ravvicinato con gli animali domestici in un’area recintata situata oltre il canale. Con l’assistenza di personale esperto, i bambini potranno interagire e accudire gli animali della fattoria, in tutta sicurezza senza arrecare disturbo agli animali stessi.

Biglietti:
-intero € 4
-ridotto* € 3
-gratuito per bambini fino a 5 anni
-famiglia (2 adulti + 2 bambini) € 10
-abbonamento annuale (marzo – ottobre) € 25, famiglia € 50
-per gruppi scolastici e centri estivi (in autonomia) tariffa speciale di 2 € a persona
* Ridotto: over 65

ORARI
marzo e ottobre
domenica e festivi ore 11.00 e ore 15.00
aprile, maggio e settembre
domenica e festivi ore 11.00 e ore 16.30
giugno, luglio e agosto
tutti i giorni alle ore 11.00 e alle ore 16.30

Maggiori informazioni:
Da Marzo a Ottobre
Viale Carlo Forlanini, Cervia Terme
parconaturale@atlantide.net
0544 995671 - 347 1496519

Centro Visite delle Saline di Cervia

Il Centro Visite delle Saline di Cervia è il punto di partenza di tutte le visite guidate delle Saline. Al suo interno si snoda un percorso di conoscenza sulle tematiche storiche ed economiche relative alla produzione del sale.


Centro Visite delle Saline di Cervia

Il Centro Visite delle Salie di Cervia è il luogo di partenza per visite guidate all e Saline. Al suo interno si snoda un percorso di conoscenza che consente di approfondire le tematiche storiche ed economiche legate alla produzione del sale.
Porta sud del Parco Regionale del Delta del Po, la Salina di Cervia è stata riconosciuta dalla Convenzione di Ramsar quale Zona Umida di importanza internazionale per il suo elevato valore naturalistico e paesaggistico.
Le saline di Cervia coprono una superficie di circa 800 ettari ad una distanza di 1600 metri dal mare. Di antica origine etrusca, sono il giacimento dal quale l'"oro bianco" viene ancora estratto sia con il metodo artigianale, nella più antica salina Camillone, sia con il metodo industriale, nella salina di raccolta unica.
Dal 1979, le saline sono Riserva Naturale dello Stato di popolamento animale.
Oggi le saline sono dimora di numerose specie di volatili come i Fenicotteri, i Cavalieri d’Italia, le Avocette e numerose altre specie protette. Per osservale è possibile prenotare percorsi a piedi di birdwatching e itinerari in bicicletta o in canoa presso il Centro Visite. Maggiori informazioni:
Via Bova, 61 Cervia
salinadicervia@atlantide.net
0544 973040

Musa - Museo del Sale

Collocato all'interno del magazzino del Sale "Torre", MUSA custodisce una fetta di storia cervese. E' nato dalla attività del gruppo culturale Civiltà Salinara che ha voluto mantenere vivo il ricordo del lavoro in salina ed ha raccolto documenti.


Museo del Sale Cervia
Collocato all'interno del magazzino del Sale "Torre", MUSA custodisce una fetta di storia cervese.
E' nato dalla attività del gruppo culturale Civiltà Salinara che ha voluto mantenere vivo il ricordo del lavoro in salina ed ha raccolto documenti, attrezzi e foto che testimoniano l'ambiente e la produzione del sale. E' un museo dell'uomo che pone al centro l'uomo e la sua cultura.
Musa è stato riconosciuto Museo di Qualità della Regione Emilia Romagna.
Il sale di Cervia, protagonista assoluto di questo percorso, viene proposto in un delicato intreccio di natura,storia e cultura, chimica, fisica, luogo di relazione, lavoro, memoria e sapori.
Il Museo si presenta quindi come percorso ricco di richiami simbolici, di suggestioni profonde come profondo è il rapporto di questo territorio con l'acqua e col mare.
All'interno del museo è stato realizzato nell'allestimento un ponte che attraversa un ampio plastico geografico-territoriale della costa e dell'entroterra che pone l'attenzione sul territorio nel suo rapporto tra saline, città e mare, ed è dominato da una grande vela con i colori tipici della marineria cervese a testimonianza di come quel mare sia stato compreso ed onorato come fonte di vita.


Ingresso gratuito
Dal 20 dicembre al 6 gennaio tutti i giorni 15.00 - 19.00
Dal 7 gennaio al 31 maggio e dal 16 settembre al 19 dicembre sabato, domenica e festivi 15.00 - 19.00
Apertura su richiesta per gruppi dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.30 *
Dal 1 giugno al 13 settembre tutti i giorni 20.30 - 23.30
su richiesta il giovedì dalle 9.00 alle 12.00 *
* per ottenere l'apertura su richiesta è necessario chiamare il numero 338 9507741 ed entro un'ora un operatore verrà ad aprire il museo

Maggiori informazioni:
Aperto tutto l'anno
Magazzini del sale, Via Nazario Sauro, Cervia
musa@comunecervia.it
0544-977592
musa.comunecervia.it

Pineta di Cervia - Milano Marittima

Attualmente la sua estensione è di 260 ettari più i 30 ettari del Parco Naturale.
Anche se ridotta rispetto al passato, la Pineta di Cervia rappresenta un patrimonio di notevole interesse naturalistico, un meraviglioso polmone verde che offre paesaggi ed angoli incantevoli.

Anticamente la Pineta di Cervia - Milano Marittima costituiva la propaggine meridionale del vasto e caratteristico complesso forestale che, quasi senza interruzioni, si estendeva da sud del fiume Reno fino alla città di Cervia.

Attualmente la sua estensione è di 260 ettari più i 30 ettari del Parco Naturale.
Anche se ridotta rispetto al passato, la Pineta di Cervia rappresenta un patrimonio di notevole interesse naturalistico, un meraviglioso polmone verde che offre paesaggi ed angoli incantevoli. Ideale per passeggiate a piedi o in bicicletta, jogging o più semplicemente per godere il fresco e rilassarsi in un ambiente incontaminato.
La vegetazione è caratterizzata dalla presenza di due specie di pini mediterranei: Il Pino da pinoli o Pino Domestico (Pinus Pinea) e il Pino Marittimo (Pinus Pinaster) nonchè da querce, pioppi bianchi e le robinie.
La Pineta è suddivisa in quattro zone (stazzone - capanna - dune - bassona) dove è possibile avventurarsi lungo i 32 sentieri, allenarsi nella Palestra all'aria aperta o percorrere in canoa i canali che collegano il mare con la salina.
Ai margini della pineta è possibile praticare il golf, il tiro con l'arco, il tennis e tutti gli sport di spiaggia lungo la costa, raggiungibile a piedi in pochi minuti.


Periodo di apertura: annuale,dall'alba al tramonto
Tariffa d'ingresso: gratuito
Come arrivare:
Accessibile da Via Ravenna (Milano Marittima) con mezzi privati - Parcheggio incustodito da Viale Forlanini (Zona Terme) con mezzi pubblici e privati - Parcheggio custodito e incustodito
Fermata bus urbano: Terme di Cervia
da Jelenia Gora (Milano Marittima) con mezzi pubblici e privati - Parcheggio incustodito Fermata bus urbano: Viale Due Giugno a 500 mt.
da Via Petrarca (Milano Marittima) con mezzi pubblici e privati - Parcheggio incustodito in Via Leopardi. Fermata bus urbano: Viale Due Giugno a 500 mt.
da VII Traversa, XI Traversa, XIV Traversa, XIX Traversa, (Milano Marittima) con mezzi pubblici e privati - Parcheggio incustodito. Fermata bus urbano: Viale Due Giugno a 300 mt.

Pineta di Pinarella

Pinarella e Tagliata sono caratterizzate dalla lunga spiaggia definita la perla verde della riviera nella guida blu di Legambiente e in quella del Touring Club.La piacevole fascia di pineta offre ombra, zone attrezzate per picnic e giochi per bambini.

Questa pineta con i suoi 24 ettari, costituisce un prezioso polmome verde tra la spiaggia e le località di Pinarella e Tagliata.
Pinarella e Tagliata sono caratterizzate dalla lunga spiaggia definita la perla verde della riviera nella guida blu di Legambiente e in quella del Touring Club.
La piacevole fascia di pineta offre ombra, zone attrezzate per picnic e giochi per bambini. Grazie alla presenza di sentieri e percorsi vita si può considerare la pineta come un vero paradiso per gli amanti del benessere e dello sport.
La vegetazione è caratterizzata dalla presenza di due specie di pini mediterranei: il pino da pinoli o pino domestico (Pinus Pinea) e il pino marittimo (Pinus Pinaster).
Periodo di apertura: annuale
Come arrivare:
accessibile da Via De Amicis - Accessibile con mezzi pubblici e privati.
Fermata bus linea urbana: Via de Amicis. Parcheggio incustodito Lungomare Grazia Deledda.
da Viale Italia - Accessibile con mezzi pubblici e privati.
Fermata bus linea urbana: Via Titano e Viale Italia. Parcheggio incustodito.
da Viale Sicilia - Accessibile con mezzi pubblici e privati.
Fermata bus linea urbana: Via Sicilia - Parcheggio incusto Piazzale dei Pesci.

Centro Visite Cubo Magico Bevanella

Nel cuore dell'area naturalistica di Foce Bevano, accanto all'area dell'Ortazzo e dell'Ortazzino e nelle vicinanze del Parco Primo Maggio, il Centro Visite Cubo Magico Bevanella, ex Casa di Guardia dell'adiacente Idrovora è il naturale punto di partenza per visite sul territorio a piedi, in bicicletta, in canoa e a cavallo.


Centro Visite Cubo Magico Bevanella

Nel cuore dell'area naturalistica di Foce Bevano, accanto all'area dell'Ortazzo e dell'Ortazzino e nelle vicinanze del Parco Primo Maggio, il Centro Visite Cubo Magico Bevanella, ex Casa di Guardia dell'adiacente Idrovora è il naturale punto di partenza per visite sul territorio a piedi, in bicicletta, in canoa e a cavallo. All'interno della struttura si trova il Cubo Magico: un museo interattivo che, attraverso tecnologie multimediali, conduce il visitatore alla scoperta dell'evoluzione geologica del territorio. Potranno essere così apprezzati i mutamenti climatici, le dinamiche ed erosioni costiere, le ingressioni saline di falda, la gestione integrata delle aree costiere e la gestione idraulica del territorio. Le proposte del centro visite sono mirate alla valorizzazione delle bellezze naturalistiche e ambientali del territorio, entrando in relazione con la rete di percorsi già esistenti nell'area.

Orari:
1 aprile- 18 giugno e 2 settembre - 1 ottobre
sabato 15.00 - 18.00, domenica e festivi 9.30 - 12.30 / 15.00 - 18.00
19 giugno - 31 agosto tutti i giorni 17.00 - 19.00




Tariffe
intero € 2
ridotto € 1 per bambini in età compresa tra 4 e 12 anni, over 65, gruppi organizzati, segnalibro riduzione Atlantide
gratuito bambini in età prescolare, disabili e accompagnatori

Maggiori informazioni:
Dal 1 Aprile 2018
Via Canale Pergani 80
bevanella@atlantide.net
335-5632818 - 0544 528710 / 529260

Parco fluviale di Cannuzzo

L'idea progettuale del parco fluviale è nata dalla collaborazione fra la Provincia di Ravenna e il Comune di Cervia e si inserisce nel più ampio progetto per la realizzazione di un Parco fluviale lungo le golene del Savio.

Parco Fluviale cannuzzo

L'idea progettuale del parco fluviale è nata dalla collaborazione fra la Provincia di Ravenna e il Comune di Cervia e si inserisce nel più ampio progetto per la realizzazione di un Parco fluviale lungo le golene del Savio.
Il parco è una vasta area ad uso ricreativo e naturalistico, che si estende per oltre 3 ettari, dal ponte sulla provinciale Salara fino alla chiesa di Cannuzzo ed i suoi percorsi interni saranno collegati in futuro con il percorso ciclabile che arriva da Cesena e con quelli del Parco del Delta del Po, andando a costituire un arricchimento per l'intero tessuto cicloturistico ambientale.
Il percorso realizzato in calcestre di colore chiaro si snoda parallelo all'andamento del corso del fiume per oltre un chilometro e permette agli amanti della fruizione naturalistica di passeggiare negli ambienti naturali lungo le rive del fiume, fra le zone umide e le radure asciutte che si aprono nel bosco di salici e di pioppo bianco.
Il cuore del Parco è rappresentato dalla ampia piazza circolare con sedute ombreggiate lungo il perimetro, che favoriscono la socializzazione e da due radure attrezzate con tavoli, panca e barbecue, realizzati in pietra serena, materiale scelto per la sua caratteristica di tipicità del nostro territorio romagnolo.
Dal punto di vista ambientale, l'intervento ha consentito la salvaguardia ed il ripristino della vegetazione esistente, il rinfoltimento delle fasce boscate presenti lungo il margine del vecchio tracciato dell'alveo, oltre all'impianto di alberi nell'area a fruizione pubblica, tipische degli ambienti fluviali, come frassini, salici, pioppi bianchi, ontani, oltre a querce e carpini.


L'area interessata è costituita da una vasta golena del fiume Savio che si è resa disponibile dopo gli interventi di rettifica dal corso del fiume effettuati nel 1998 dal Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli, che l'ha ceduta in concessione al Comune di Cervia per la realizzazione dell'intervento.
Le 3 entrate al Parco, indicate da totem esplicativi in pietra, sono localizzate a nord in vicinanza del ponte sul fiume Savio, a ovest vicino al cimitero e a est sul retro della chiesa di Cannuzzo.

Maggiori informazioni:
Cannuzzo
0544 992885

Birdwatching Parco del Delta Stazione Sud

Zona umida di acque salate, comprendente una parte sommersa che in inverno è pari a circa il 90% di tutta l’area, e una parte emersa in cui è possibile osservare la particolare e caratteristica flora alofila.

Parco del Delta Stazione Sud

Zona umida di acque salate, comprendente una parte sommersa che in inverno è pari a circa il 90% di tutta l’area, e una parte emersa in cui è possibile osservare la particolare e caratteristica flora alofila. Di origine antichissima, le saline di Cervia sono state simbolo di ricchezza per la produzione di sale; oggi il protagonista non è più il sale ma il territorio, che è nella sua unicità di grandissimo valore ambientale. Le numerose vasche a salinità variabile in cui è suddiviso il territorio della salina, contribuiscono a creare ambienti unici nel loro genere dove in primavera e in autunno è possibile osservare un grandissimo numero di uccelli sia di passo che nidificanti.
E’ possibile effettuare tre diversi percorsi, attrezzati con schermature e torrette per l’avvistamento dell’avifauna, pannelli descrittivi riguardo flora, fauna e storia:
Percorso 1 "Grasèla": il percorso, dedicato alla flora delle saline, è lungo circa 250 m e costeggia parte del perimetro esterno delle vasche, fino ad arrivare a un capanno di legno per l’avvistamento dell’avifauna. Utili informazioni sulle piante della salina e i loro adattamenti sono fornite da diversi pannelli posizionati lungo il percorso.
Percorso 2 "La via dei nidi": il percorso, dedicato all’avifauna delle saline, parte dal Centro Visite e percorrendo un sentiero lungo circa 500 m, arriva a una torretta di avvistamento. Lungo il sentiero, dotato di apposite schermature per l’osservazione dell’avifauna, si trovano diversi pannelli con utili informazioni circa l’affascinante mondo degli uccelli.


Percorso 3 "L’argine delle Tamerici": il percorso tre è dedicato alla storia di Cervia. Si parte nelle vicinanze del Centro Visite e percorrendo un tratto di 750 m circa si arriva nei pressi dell’Hotel Ficocle, antico sito dove si pensa sorgesse la Cervia antica. Lungo tutto il percorso si trovano schermature per il birdwatching e pannelli illustrativi circa la storia di Cervia.

Maggiori informazioni:
Da Aprile a Novembre
Via Bova, 57, 48015 Cervia RA
salinadicervia@atlantide.net
0544 973040
www.atlantide.net/salinadicervia

NatuRa

NatuRa è il Museo di Scienze Naturali della città di Ravenna e Centro Visite del Parco del Delta del Po. Visitando NatuRa è possibile conoscere da vicino gli animali che popolano il Parco del Delta del Po e scoprire gli affascinanti e appariscenti esemplari esotici che arricchiscono la collezione.

NatuRa

NatuRa è il Museo di Scienze Naturali della città di Ravenna e Centro Visite del Parco del Delta del Po.
Visitando NatuRa è possibile conoscere da vicino gli animali che popolano il Parco del Delta del Po e scoprire gli affascinanti e appariscenti esemplari esotici che arricchiscono la collezione.
L’ampio allestimento ornitologico è affiancato da collezioni di anfibi e rettili locali ed esotici; fossili; conchiglie del Mare Adriatico; insetti e aracnidi, tra cui una sezione dedicata alle farfalle più originali delle foreste pluviali e una raccolta di farfalle diurne e notturne d’Italia.
Il Museo NatuRa, Museo Ravennate di Scienze Naturali "Alfredo Brandolini" si trova nella frazione di Sant'Alberto, a pochi chilometri dalla città di Ravenna, alle porte del Parco del Delta del Po. È ospitato all'interno di un edificio storico denominato Palazzone, in passato adibito a osteria per viandanti, commercianti e pellegrini.
Negli spazi del Museo sono presenti un bookshop tematico, una sala mostre, un laboratorio didattico per lo svolgimento delle attività educative e “L’atelier dei piccoli”, un ambiente dedicato alla creatività e al gioco, uno spazio rivolto ai bambini in cui imparare divertendosi.
Il Museo è sede del Centro Visite del Parco del Delta del Po - Stazione "Pineta San Vitale e Pialasse di Ravenna", punto di informazione e di documentazione per i visitatori nonché punto di partenza per visite sul territorio a piedi, in bici o in pulmino elettrico. La visita al Museo e le escursioni sul territorio possono essere libere o guidate.
Orari:
1 gennaio – 30 giugno: martedì, mercoledì e giovedì 9.30 – 13.00; venerdì, sabato e domenica e festivi 9.30 – 13.00 / 14.00 – 18.00



1 luglio – 31 agosto: da martedì a domenica 9.00 – 13.00 (chiuso 15 agosto)
1 settembre – 31 dicembre: martedì, mercoledì e giovedì 9.30 – 13.00; venerdì, sabato e domenica e festivi 9.30 – 13.00 / 14.00 – 18.00 (chiuso 25 dicembre, 26 dicembre e 1 gennaio)

Martedì 16 gennaio 2018 il Museo rimarrà chiuso per lavori di manutenzione straordinaria all’impianto idraulico.
Tariffe
Ingresso intero € 3,00 – ridotto* € 2,00
Gratuito per diversamente abili, bambini in età prescolare, accompagnatori di gruppi, giornalisti.
Per i cittadini della Circoscrizione di Sant’Alberto ingresso gratuito nelle giornate di giovedì e venerdì.
*Ridotto: over 65 anni, bambini in età scolare (scuola obbligo), obiettori di coscienza, associazioni ed enti convenzionati. gruppi con un minimo di 15 persone paganti

Maggiori informazioni:
Da Aprile a Novembre
Via Bova, 57, 48015 Cervia RA
salinadicervia@atlantide.net
0544 973040
www.atlantide.net/salinadicervia

Escursioni in Canoa

Splendide escursioni nel suggestivo paesaggio della salina e lungo il canale emissario di Milano Marittima.Possibilità di noleggio canoe e kayak.

Cervia Escursione in Canoa

Splendide escursioni nel suggestivo paesaggio della salina e lungo il canale emissario di Milano Marittima.
Possibilità di noleggio canoe e kayak.
Nei mesi di luglio e agosto tutti i martedi e giovedì escursione al Chiaro di luna. Con la partecipazione alternata di un astronomo per il riconoscimento delle costellazioni e di un esperto forestale per l'avvistamento della fauna.
Partenze dalla sede del club alle 21.30 circa, durata 2 ore.
L'escursione viene attivata solo se si raggiunge il numero minimo di 10 partecipanti.
Costo 15 euro a persona
notizie aggiuntive
pacchetti escursioni con guida
Via del Camillone - Durata 3 ore circa - € 15,00 a persona
Via del Vallone - Durata 1 ora e 30 circa - € 10,00 a persona
Circuito del canale perimetrale (14 km circa) - € 25,00 a persona
Bambini fino a 8 anni: riduzione 50%
Tutti i sabato e domenica, con preavviso di almeno 3 giorni, e per gruppi di almeno 5 persone, il Club organizza delle escursioni nel canale circondariale delle Saline di Cervia e alla foce del Torrente Bevano.
L'Associazione "Club Canoa e Kayak"nel corso del 2005 con il contributo della regione Emilia Romagna e della provincia di Ravenna ha realizzato il progetto dal titolo "una barca spinta dal sole".

La finalità del progetto è quella di rendere fruibili, nel pieno rispetto dell'ambiente, le vie d'acqua, normalmente percorribili solo in canoa, anche alle persone che per vari motivi, incontrano gravi difficoltà nel praticare questa attività motoria così come gli anziani, i bambini e le persone diversamente abili. Questo progetto si pone inoltre l'obiettivo di offrire un modello di comportamento virtuoso, capace di stimolare l'apprendimento circa il valore delle energie rinnovabili, oltre a rendere evidente ed immediata la capacità della luce di diventare una fonte illimitata di energia in grado di far muovere l'imbarcazione su cui si è seduti.

Maggiori informazioni:
Aperto tutto l'anno
Viale Jelenia Gora 8, Milano Marittima
333 9949985

Zoo Safari Dune del Delta

Il Parco faunistico è un luogo che permette ad adulti e bambini di appassionarsi agli animali e all’ambiente capendo le intime leggi che regolano il delicato equilibrio di rapporti e dipendenze presenti in ogni nicchia ecologica. Intende far incontrare e conoscere il complesso mondo degli animali per poter comprendere, rispettare e tutelare la natura che ci circonda.

Zoo Safari le Dune del Delta

Il Parco faunistico è un luogo che permette ad adulti e bambini di appassionarsi agli animali e all’ambiente capendo le intime leggi che regolano il delicato equilibrio di rapporti e dipendenze presenti in ogni nicchia ecologica. Intende far incontrare e conoscere il complesso mondo degli animali per poter comprendere, rispettare e tutelare la natura che ci circonda.
Il Safari Ravenna, situato di fronte al parco divertimenti Mirabilandia, è il primo parco faunistico in Europa a "impatto zero" che permette di vedere da vicino e senza barriere più di 450 animali di 40 specie diverse, fra cui animali selvatici che vivono in totale libertà.
Studiato per il benessere degli animali e per la salvaguardia e il ripopolamento delle specie a rischio di estinzione, il Safari Ravenna si estende su una superficie di 45 ettari ed è articolato in tre grandi aree.
La prima è "Il Safari": qui si possono ammirare numerose specie come leoni, tigri, giraffe, zebre, ippopotami, bisonti, cammelli, struzzi, lama, antilopi e molte altre. Il percorso può essere fatto a bordo della propria auto, su pullman, sul trenino o sulla macchina elettrica del parco. La presenza di guide esperte consente di aumentare la conoscenza e il contatto con gli animali selvatici.
La“Fattoria” è un’area con spazi recintati dove è possibile camminare o fare un giro su un trenino a rotaia tra gli animali autoctoni più comuni (mucche, pecore, pony o cavalli), ma anche tra esemplari rari come le Tartarughe Leopardo o le Capre Tibetane. Nell’“Isola dei Babbuini” i visitatori potranno fare un giro su un trenino a rotaia fra i babbuini e un emozionante percorso a piedi fra i lemuri.

Bambinolandia è un’area coperta da un’immensa tettoia di pannelli fotovoltaici in cui si svolgono gli eventi didattici con gli animali e si trovano tutti i servizi del parco, fra cui gonfiabili e giochi, il punto ristoro e l’area picnic.

Orari:
Marzo: Aperto tutte le domeniche, il 29, il 30 e il 31
Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre: Aperto tutti i giorni
Ottobre: Aperto tutti sabati e domeniche
Novembre: Aperto Tutte le domeniche, l'1, il 2 e il 3

Biglietto intero (a partire dagli 11 anni): 25 euro
Biglietto ridotto (bambini dai 4 ai 10 anni): 21 euro (gratis sotto i 4 anni)
Biglietto disabile autosufficiente:15 euro
Disabili in carrozzina e non vedenti: Gratis (accompagnatori € 15,00)

Maggiori informazioni:
Dal 4 Marzo al 25 Novembre 2018
Via dei Tre Lati, 2x 48125 Savio di Ravenna
info@safariravenna.it
+39 0544 690026 – +39 370 3161335
www.safariravenna.it

Museo della Marineria Cesenatico

All'interno di un nuovo edificio appositamente progettato seguendo le linee degli antichi arsenali, la Sezione a Terra del Museo della Marineria propone al visitatore un ampio e suggestivo percorso dedicato alla marineria tradizionale dell’alto e medio Adriatico.

Museo della Marineria

All'interno di un nuovo edificio appositamente progettato seguendo le linee degli antichi arsenali, la Sezione a Terra del Museo della Marineria propone al visitatore un ampio e suggestivo percorso dedicato alla marineria tradizionale dell’alto e medio Adriatico.
Il grande padiglione museale ospita al centro un trabaccolo e un bragozzo - le due imbarcazioni protagoniste dell'epopea della marineria a vela nell'alto Adriatico - completamente attrezzate con le loro vele "al terzo". Nella prima parte del percorso, dedicata alla "struttura e costruzione", si possono toccare con mano i semplici materiali e le tecnologie con i quali l'uomo ha navigato per millenni.
Tra i pezzi esposti, una ruota da cordaio con la ricostruzione del suo funzionamento, e una bottega ottocentesca di carpenteria navale acquisita in blocco e riallestita dentro al museo.
La seconda parte è dedicata a "propulsione e governo": qui sono esposte ancore antiche e moderne, tra cui due relitti risalenti al XVII secolo. Seguono alcune installazioni didattiche dove si può misurare la propria abilità con manovre, nodi e paranchi.
Ampia parte è dedicata all'evoluzione dell'attrezzatura velica, mentre una serie di motori raccontano il passaggio dalle barche tradizionali agli scafi a motore.
Al piano superiore, da due terrazze sporgenti si possono osservare da vicino i dettagli delle vele e delle alberature. Il percorso espositivo prosegue attraverso reperti che esemplificano la vita a bordo, la pesca e la sua commercializzazione, la navigazione, i simboli magico-religiosi (primi fra tutti gli "occhi" di prua), i pericoli dell'andare per mare.
Il museo fa ampio ricorso a materiali video, tra cui rari filmati d'epoca e animazioni 3D.
Il museo, ospitato nel tratto più interno e più antico del Porto Canale Leonardesco , è costituito da dieci imbarcazioni tradizionali dell'Adriatico che, in estate, vengono attrezzate con le multicolori 'vele al terzo' decorate con i simboli che identificavano le famiglie dei pescatori.

Alcune barche possiedono anche decorazioni un tempo utilizzate a scopo propiziatorio, come gli 'occhi' e le figure di angeli musicanti sulla prua. Si può accedere all'interno del trabaccolo da trasporto 'Giovanni Pascoli' per visitare l'ampia stiva di carico e comprendere, guardando le anguste cabine, quale fosse la vita quotidiana dei marinai al tempo della navigazione a vela.
Nel periodo natalizio viene allestito sulle barche del museo il tradizionale Presepe della Marineria .

La Sezione a terra del Museo della Marineria è aperta nei seguenti orari.
Biglietti:
biglietto intero 2 Euro
biglietto ridotto: 1 Euro, per persone sotto i 18 o sopra i 65 anni di età, insegnanti, studenti, residenti, gruppi superiori alle 15 persone
ingresso gratuito per: bambini sotto i 6 anni, scuole di Cesenatico, giornalisti, forze dell’ordine, soci ICOM, guide turistiche, disabili, insegnanti accompagnatori di scuole e gruppi, possessori di Romagna Visit Card

Maggiori informazioni:
Aperto tutto l'anno
Via Carlo Armellini, 18, Cesenatico
infomusei@cesenatico.it
0547-79205
museomarineria.comune.cesenatico.fc.it

Riserva Naturale Bassona

Posta nel cuore della Riserva naturale della foce del Bevano, la Spiaggia della Bassona sorge a ridosso della celebre Pineta di Classe. Per raggiungerla occorre seguire una lunga strada in ghiaia bianca, che corre lungo il corso del Bevano. Particolarità di questa spiaggia l’ampio cordone di dune che la separa dalla pineta.



Riserva Naturale Bassona

Posta nel cuore della Riserva naturale della foce del Bevano,
la Spiaggia della Bassona sorge a ridosso della celebre Pineta di Classe.
Per raggiungerla occorre seguire una lunga strada in ghiaia bianca, che corre lungo il corso del Bevano.
Particolarità di questa spiaggia l’ampio cordone di dune che la separa dalla pineta.

Maggiori Informazioni: Pineta di Ravenna, via Fosso Ghiaia, Ravenna

Anse Vallive di Porto

Immersa nelle antiche Valli del Mezzano, l'Oasi delle Anse Vallive di Porto - Bacino di Bando è una zona umida di straordinario valore naturalistico per la salvaguardia di numerose specie animali e vegetali. Occupando una superficie di circa 52 ettari, l'Oasi è formata da una vasca centrale con un perimetro di circa 3,5 km, e da tre vasche più piccole.

Anse Vallive di Porto

Immersa nelle antiche Valli del Mezzano, l'Oasi delle Anse Vallive di Porto - Bacino di Bando è una zona umida di straordinario valore naturalistico per la salvaguardia di numerose specie animali e vegetali. Occupando una superficie di circa 52 ettari, l'Oasi è formata da una vasca centrale con un perimetro di circa 3,5 km, e da tre vasche più piccole. Grazie ad un corridoio di terra che separa le acque delle vasche, è possibile percorrere il perimetro dello specchio d'acqua centrale, sia a piedi che in bicicletta, ammirando la varietà di specie animali e vegetali presenti e facendosi sorprendere dagli spettacolari scorci offerti dall'oasi.
Per le sue straordinarie caratteristiche di zona umida di acqua dolce è stato possibile dar vita a due importanti progetti di reintroduzione, che hanno determinato il ritorno di specie animali ormai scomparse nel territorio: l’Oca selvatica e la Cicogna bianca. A oggi in Oasi nidificano più di 300 coppie di Oca selvatica e 4 coppie di Cicogna bianca.
Oltre alle cicogne che nidificano e in parte svernano nell'Oasi, e possibile osservare tra il canneto aironi, garzette, nitticore; nelle acque delle vasche nuotano diverse specie di anatre come alzavole, marzaiole, codoni assieme a svassi e a oche selvatiche. Nelle acque del prato umido si affollano i limicoli, Cavalieri d'Italia, Pittime Spatole e nel cielo volteggiano splendidi rapaci. Non è raro imbattersi in bellissimi Martin pescatore e non sfuggiranno, agli occhi più attenti, i tanti passeriformi che vivono della ricchissima vegetazione dell'Oasi.
Riconoscimenti:
Centro di servizio e consulenza per le Istituzioni scolastiche autonome dell'Emilia Romagna


Il centro visite dell’oasi denominato “A Casa della Cicogna” presenta al suo interno un divertente percorso museale dedicato all’oasi e alla sua principale protagonista, la Cicogna bianca appunto. Accompagnati da Porty, la mascotte del centro, i visitatori potranno imparare a riconoscere gli abitanti dell’oasi e le loro abitudini.
Orari
Aperto da Marzo ad Ottobre: venerdì, sabato, domenica e festivi:
orario invernale, dalle 10.00 alle 16.00;
orario estivo, dalle 8.45 alle 18.45.
Biglietti:
Ingresso: intero €2,00, ridotto €1,00 (bambini di età compresa tra i 6-12 anni, over 65, gruppi organizzati)
Ingresso gratuito: bambini di età prescolare, disabili e accompagnatori

Maggiori informazioni:
Da Aprile a Novembre
Via Bova, 57, 48015 Cervia RA
salinadicervia@atlantide.net
0544 973040
www.atlantide.net/salinadicervia

Rocca di Riolo

Mantenendo nel tempo la sua funzione difensiva, la Rocca è un magnifico esempio di fortificazione militare che segue l’evoluzione delle tecniche offensive tardomedievali. Al primo nucleo, ancora abbastanza integro e ben visibile, furono infatti apportate modifiche e aggiunte, in particolare a seguito dell’avvento delle artiglierie da fuoco.

Rocca di Riolo

La Rocca di Riolo, antica roccaforte della Valle del Senio, sorse insieme al suo borgo sul finire del XIV secolo, come presidio per opera della città di Bologna.
Mantenendo nel tempo la sua funzione difensiva, la Rocca è un magnifico esempio di fortificazione militare che segue l’evoluzione delle tecniche offensive tardomedievali. Al primo nucleo, ancora abbastanza integro e ben visibile, furono infatti apportate modifiche e aggiunte, in particolare a seguito dell’avvento delle artiglierie da fuoco. La Rocca appartiene alla tipologia detta della “transizione”, in cui si assommano caratteristiche architettoniche medievali e rinascimentali come il fossato e le caditoie per il tiro piombante, le camere di manovra con le bocche di fuoco per il tiro radente fiancheggiante.

Il percorso museale si snoda su vari livelli. Dai sotterranei ai piani alti potrete calarvi nelle avventure dei cavalieri medievali indossando ed impugnando gli strumenti utilizzati in battaglia, scoprire il funzionamento delle macchine da guerra, ascoltare i racconti di Caterina Sforza e apprendere le tecniche costruttive utilizzate nel Medioevo.
Nel Mastio la sezione archeologica ospita reperti databili dall'eta del ferro all'epoca romana. Nella sezione dedicata al paesaggio i pannelli esplicativi, i binocoli ed un visore 3D permettono un'ampia visione del territorio circostante.

"I misteri di Caterina"
Allestimento permanente nella suggestiva sala del pozzo della Rocca di Riolo.
Dedicato alle gesta e agli amori di Caterina Sforza, il percorso coinvolge e trasporta in una realtà interattiva il visitatore, che più volte è chiamato ad interagire con la Leonessa delle Romagne in persona!



Orari:
15 settembre – 28 febbraio: venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00 – 13.00 / 14.30 – 18.30
1 marzo – 14 giugno: venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00 – 13.00 / 14.30 – 18.30
15 giugno – 14 settembre: giovedì e venerdì 18.00 – 23.00, sabato, domenica e festivi 15.00 – 23.00
SABATO 7 OTTOBRE ROCCA CHIUSA PER EVENTO PRIVATO
TARIFFE ingresso
intero € 3,50
ridotto* € 2,50
ingresso gratuito per bambini in età prescolare, disabili, residenti nel Comune di Riolo Terme
*bambini di età compresa tra 6 e 12 anni, over 65

Maggiori informazioni:
Aperto tutto l'anno
Piazza Mazzanti 48015 Riolo Terme
roccadiriolo@atlantide.net
0546 71025

Parco Tematico dell'Aviazione

Il Parco Tematico dell'Aviazione, inaugurato nel 1995, con 100.000 mq di esposizione e gli oltre 50 velivoli in mostra è la più grande struttura di questo genere in Italia e una delle maggiori d’Europa. La sua particolare ubicazione, edificato su un declivio collinare e immerso nel verde, lo rende gradevole per la visita in tutte le stagioni.

Parco Tematico di Avviazione

Il Parco Tematico dell’Aviazione è stato inaugurato il 2 Aprile 1995. Attualmente è il più vasto d’Italia e sicuramente uno dei più importanti d’Europa. Edificato su un terreno collinare di oltre 100.000 mq., offre ai visitatori una rara rassegna d’aerei che per una precisa scelta, sono rappresentativi del dopoguerra e degli eventi che lo hanno caratterizzato.
Gli oltre cinquanta velivoli esposti sono stati, infatti, i protagonisti dei conflitti (Corea, India-Pakistan, Vietnam, Iran-Iraq, Golfo, Afganistan, Bosnia) o dei contrasti (U.S.A.-Libia, Cina-U.R.S.S.) degli ultimi cinquant’anni. Sono esposti su verdi aiuole e il percorso che li affianca si snoda per una lunghezza totale di oltre due chilometri.
Si possono ammirare da vicino la serie dei MiG sovietici (unica in Italia con i MiG-15, 17, 19, 21 e 23), i Sukhoi SU-7 e SU-17, l’Antonov AN-2, l’Ilyushin Il-28 e gli antagonisti occidentali come gli italiani Fiat G-91, G- 46, Piaggio P-166, P-148, i caccia americani F-104 Starfighter, A-7 Corsair II, Phantom F-4, i Republic F-84F e RF-84F, il DC-3 Dakota, il North American T-6 Texan e l’inglese Gloster Javelin. Inoltre, ci sono il famigerato Scud iracheno, batterie missilistiche (Sam-2 e Scud) e contraeree come l’88 tedesco usato da Rommel in Africa e altri mezzi che hanno servito le aeronautiche di tutto il mondo.
Durante il percorso ci si può avvicinare all’aereo che appartenne a Clark Gable, sul quale volarono personaggi come Marylin Monroe, John e Ted Kennedy, Frank Sinatra e Ronald Reagan.
Il Parco Tematico offre inoltre alcuni servizi come l'area ristoro (con oltre 300 posti), una gradevole struttura immersa nel bosco ed una zona attigua, nella quale i bambini possano giocare serenamente.


Un'elisuperficie attrezzata per l'atterraggio di elicotteri ed un parcheggio munito, completano l'offerta. L'accoglienza è ottima anche per i portatori di handicap dato che le barriere architettoniche sono state eliminate quasi totalmente e il padiglione è dotato di servoscala.
La durata della visita al Parco Tematico dell'Aviazione e annessi Musei, può variare da un minimo di due ore alle quattro ore ed oltre, secondo il grado di interesse, ed i gruppi hanno la possibilità di richiedere la visita guidata gratuita.
Biglietto:
Intero: € 12,00
Ridotto: € 8,00
Gratutito: bambini sotto i sei anni

Maggiori informazioni:
Da Aprile a Novembre
Via Bova, 57, 48015 Cervia RA
salinadicervia@atlantide.net
0544 973040
www.atlantide.net/salinadicervia

Diga Di Ridracoli Idro Ecomuseo

Sull'appennino Romagnolo, nella provincia di Forlì-Cesena, comune di Bagno di Romagna è situato lo sbarramento artificiale del fiume Bidente e del Rio Celluzze, la diga di Ridracoli.

Diga degli Ridracoli

Situata ad una altezza di 557 metri sul livello del mare, è stata costruita fra gli anni 1974 ed il 1982 con la finalità di rifornire acqua ad un milione di persone della pianura e della riviera Romagnola.
L'idea di creare questo enorme bacino di acqua risale ai primi anni '60 grazie al consorzio delle acque, formato da una cinquantina di comuni della Romagna che erano interessati all'approvvigionamento idrico.
Il progetto della costruzione della diga di Ridracoli è stato pensato come ad un'opera che doveva essere in perfetto equilibrio fra l'ingegneria umana e l'ambiente con anche il proposito di rivitalizzare tutta la zona, dando una valenza ambientale e turistica ad un'area poco conosciuta in passato.
Oggi l'invaso artificiale si allunga per oltre tre kms all'interno del Parco nazionale delle foreste Casentinesi, fra il monte Falterona e Campigna, ricco di flora, fauna (daini e caprioli) e percorsi naturali con alcune aree di sosta.
In estate e in primavera inoltre è frequentato da diversi turisti, che possono effettuare gite in battello a propulsione elettrica ed in alcuni punti del lago è possibile praticare la pesca sportiva, (regolamentata e controllata).
Durante il periodo estivo poi, rifornisce tutta la riviera Romagnola (Rimini, Riccione, Cattolica, Cesenatico, Milano Marittima...) con tutti gli ospiti che popolano i numerosi hotel, alberghi e pensioni lungo le dorate spiagge del mare Adriatico.
Orari di apertura:
DAL 11 GIUGNO AL 9 SETTEMBRE
Tutti i giorni tranne il lunedì 10.00-19.00 ingresso diga e IdroUltimo ingresso in diga alle ore 18.15 e a Idro alle ore 18.30

DAL 1 NOVEMBRE AL 9 DICEMBRE
Sabato 10.00-17.00 ingresso in diga; 14.00-17.00 ingresso a Idro
Domenica e festivi 10.00-17.00 ingresso diga e Idro
Ultimo ingresso in diga alle ore 16.15 e a Idro alle ore 16.30
APERTI ANCHE: 1-2-3-4 novembre con orario festivo continuato

DAL 10 DICEMBRE AL 6 GENNAIO 2019
Sabato, domenica e festivi 10.00-17.00 ingresso solo in diga
Ultimo ingresso in diga 16.15
24, 25 e 26 dicembre CHIUSO
Tariffe:
Ingresso Intero € 5,00 Ridotto € 4,00*
* bambini da 100 cm di altezza a 12 anni, over 65, gruppi di 15 pax paganti
Gratuito per bambini fino a 100 cm di altezza, disabili e accompagnatori, residenti di Santa Sofia e Bagno di Romagna (con documento)

Maggiori informazioni:
Viale Martiri della Libertà 34A,Santa Sofia
ladigadiridracoli@atlantide.net
0543 917912

Delizia Estense del Verginese

La Delizia Estense del Verginese, antica dimora di svago della famiglia d'Este, è oggi una delle poche Delizie che testimoniano nel territorio ferrarese la grandezza e l'importanza dei signori di Ferrara. Cornice di una grandissima storia d'amore tra Alfonso I d'Este e Laura Dianti.

Delizia Estense del Verginese

Antica dimora di svago della famiglia d'Este, la Delizia Estense del Verginese è oggi una delle poche Delizie che testimoniano nel territorio ferrarese la grandezza e l'importanza dei signori di Ferrara. Cornice della grande storia d'amore tra Alfonso I d'Este e Laura Dianti, la Delizia si presenta come un castelletto ornato di merli e circondato da un magnifico giardino, il Brolo.
Ricostruzione dell'antico giardino produttivo che circondava la villa e che offriva frutti dalla primavera all'autunno, il Brolo permette di scoprire le abitudini di vita in epoca rinascimentale. Passeggiando per i viali alberati, circondati da melograni, peri, meli, noccioli, si potrà ammirare la perfezione geometrica delle simmetrie, con poche aiuole ornamentali impreziosite da roseti e da spazi aperti di praterie fiorite. Il giardino è circondato da una vite maritata, che ripropone l'antico impianto delle viti di pianura.
E' comunque la Laura, proprietaria del castello, ad accompagnare i visitatori alla scoperta della storia della famiglia estense, del territorio e della sua evoluzione nei secoli.
All'interno della Delizia si possono ammirare due mostre permanenti: "Mors immatura", esposizione di reperti archeologici di epoca romana provenienti da una piccola necropoli romana a pochi passi dalla Delizia che racconta la storia, la vita quotidiana e le attività economiche di una famiglia in questo angolo di Impero Romano; un'esposizione di opere di Mario Maranini dedicata alla civiltà contadina.
A fianco del Castello è possibile apprezzare un edificio, un tempo l'essicatoio, recentemente ristrutturato e chiamato "Vinaia del Sapere", attualmente destinato a mostre, incontri e attività culturali.

Visite guidate, laboratori, giornate a tema e anche matrimoni sono tra le principali attività organizzate in questa Delizia, riconosciuta dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità
Orari:
Periodo estivo: sabato, domenica e festivi 10.00 – 12.30 / 15.30 – 19.00
Periodo invernale: sabato, domenica e festivi 10.00 – 12.30 / 15.00 – 18.30
Il cambio orario coincide col passaggio dall’ora solare a quella legale e viceversa.
1 gennaio; 25 e 26 dicembre CHIUSO.
Su prenotazione per gruppi organizzati e scolaresche, aperto tutti i giorni.
TariffeIngresso
intero € 3
ridotto € 2
gratuito per gli abitanti di Portomaggiore

Maggiori informazioni:
Da Aprile a Novembre
Via Bova, 57, 48015 Cervia RA
salinadicervia@atlantide.net
0544 973040
www.atlantide.net/salinadicervia

Osservatorio Naturalistico Valmarecchia

Situato all'interno dell'Oasi di Protezione della fauna di Montebello, una delle zone più interessanti dal punto di vista storico e naturalistico della provincia di Rimini.

Osservatorio Naturalistico Valmarecchia

Situato all'interno dell'Oasi di Protezione della fauna di Montebello, una delle zone più interessanti dal punto di vista storico e naturalistico della provincia di Rimini, l'Osservatorio presenta il territorio della Valmarecchia e la sua evoluzione, attraverso allestimenti e giochi interattivi.
Nell'ampia sala al primo piano sono rappresentati i diversi ambienti naturali che si possono incontrare lungo la Valmarecchia, attraverso un grande acquaterrario in cui osservare le specie vegetali e animali che popolano e animano le acque del fiume.
Al piano superiore un grande plastico consente una visione d'insieme della valle del Marecchia: la collezione di fossili del Pliocene (quando al posto del fiume c'era il mare), le rocce e i minerali della valle, oltre alla ricostruzione della vita medievale, con rocche e castelli.
L’Osservatorio, anche Centro di Educazione Ambientale, offre possibilità di effettuare visite guidate all'interno della struttura, escursioni lungo i sentieri dell'oasi e della vallata accompagnati da esperte guide ambientali ed escursioni notturne.
Orari di apertura:
Dal 1 aprile al 15 giugno: Giovedì 9.00 - 13.00 / 14.30 - 17.00, Domenica e festivi 14.30 - 18.30
Dal 16 giugno al 15 settembre: Giovedì 14.30 - 18.00, Domenica e festivi 10.00 - 18.00
Dal 16 settembre al 31 ottobre: Giovedì 9.00 - 13.00 / 14.30 - 17.00, Domenica e festivi 14.30 - 18.30
Dal 1 novembre al 31 marzo: Giovedì 14.30 - 17.00
Per gruppi e scuole sempre aperto su prenotazione per visite guidate



Tariffe:
Ingresso 2014 Intero: € 2,50 Ridotto: € 2,10 (bambini da 6 a 14 anni di età, over 65, gruppi di minimo 15 persone, scolaresche)
Gratuito: bambini da 0 a 5 anni, disabili e accompagnatori

Maggiori informazioni:
Aperto tutto l'anno: giovedi, domenica e festivi
Via Scanzano 4, Poggio Torriana Rimini
osservatorionaturalistico@atlantide.net
0541 675629 - 347 4110474

Giardino Botanico Valbonella

Realizzato dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, è situato a 3 Km da Corniolo, sulla strada del passo della Braccina (Fiumicello-Corniolo). Il giardino si estende per circa 2 ettari, ad un'altitudine media di 700 metri, vi si può osservare un ampio campione della flora romagnola.

Realizzato dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, è situato a 3 Km da Corniolo, sulla strada del passo della Braccina (Fiumicello-Corniolo). Il giardino si estende per circa 2 ettari, ad un'altitudine media di 700 metri, vi si può osservare un ampio campione della flora romagnola.Tutte le piante sono corredate da cartellini che riportano le informazioni relative alla specie, il nome volgare, il nome scentifico e la famiglia di appartenenza.
Organizzato in tre sentieri tematici che riguardano il bosco, le zone umide e gli ambienti aperti.
All'esterno del giardino area di sosta attrezzata con tavoli e bracieri, fontana con acqua potabile Accesso libero. Orari:
Dal 25 aprile (compreso) al 30 luglio: sabato e domenica 9.30/13.30 e 14.00/18.00
Agosto: venerdì, sabato e domenica 9.30/1300 e 14.00/19.00
Settembre: sabato e domenica 9.30/13.00 e 14.00/18.00

Ingresso Gratuito (in caso di maltempo o pioggia persistente il giardino sarà chiuso)

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